Negli ultimi anni il concetto di economia circolare, affiancato alle politiche della green economy, è giunto alla ribalta.
Contrapponendo efficacemente le sue pratiche al sistema definito “lineare”.
Si tratta di una serie di principi ispirati al funzionamento della natura. È un modo per affrontare il problema delle emissioni di carbonio e dei rifiuti.
La circolarità ha guadagnato fama tra i leader di varie scuole del pensiero verde-ecologico. E le istituzioni politiche la considerano una risposta concreta per il benessere, in tutto il mondo.
Sono stati scritti libri e messi in atto progetti. Perché l’economia circolare è considerata un modello sostenibile per stimolare la crescita economica, promuovere l’innovazione e generare occupazione.
La Fondazione Ellen MacArthur è una delle principali autorità in materia di economia circolare.
Ma, per chi volesse approfondire i temi connessi alla circolarità e alla questione dei rifiuti, il magazine online “Tutto Intorno a Noi” offre spunti e strumenti interessanti.
Un progetto editoriale appassionante dove trovare consigli utili, per uno stile di vita green.
Tra gli argomenti trattati, quello della raccolta differenziata e quindi, alcune indicazioni su come riconoscere i simboli del riciclo.
Trasformare i rifiuti in risorse
Le etichette degli imballaggi e i simboli del riciclo appaiono su molti articoli di uso quotidiano e ci aiutano a identificare come i diversi tipi di imballaggio possono essere riciclati.
Tanti simboli sulle confezioni, ormai, sono familiari a tutti. Anche se spesso gli imballaggi, più che riciclati, potrebbero essere evitati.
In ogni caso, dalle lattine di bibite, ai sacchetti del pane, ai flaconi per l’igiene personale, tutto viene catalogato per fare in modo che più materiali possibili vengano raccolti e differenziati. O portati al centro ecologico territoriale.
Poi, in caso di dubbi, è bene informarsi presso il sito internet del Comune di appartenenza.
Per scoprire cosa si può mettere nei vari bidoni (a casa e per strada), dove sono i centri di riciclaggio più vicini e come riciclare articoli specifici (come i telefoni cellulari e i tessili).
I simboli del riciclo si trovano su una incredibile varietà di prodotti e servono a “raccontare” una serie di informazioni. Se un articolo può essere riciclato o meno, come smaltirlo o se è fatto di materiale riciclato.
Tra questi, l’Anello di Mobius. Un simbolo posto sugli oggetti che possono essere riciclati.
Non indica che l’oggetto è stato riciclato o sarà accettato in tutti i sistemi di raccolta differenziata.
Può accadere però che questo simbolo venga usato con una cifra percentuale al centro, per spiegare che l’imballaggio contiene “un tot” di materiale riciclato.
Poi, è possibile trovare l’etichetta dei rifiuti elettrici.
Questo simbolo spiega che non si dovrebbe gettare l’articolo nei rifiuti generici. I prodotti elettrici, infatti, possono essere riciclati attraverso modalità diverse.
E ancora…chi non conosce il simbolo a forma di piantina (o foglia)? Si trova sugli articoli che sono compostabili e adatti, volendo, al compostaggio domestico.
Come accennato sopra, maggiori informazioni su come e cosa differenziare, sono offerte dal sito tuttointornoanoi.it
Cos’è l’economia circolare
L’economia circolare si basa su concetti come: rifiuti zero, “cradle to cradle” e biomimetica.
In sintesi, la circolarità si distacca dall’economia lineare del “take-make-waste” per concentrarsi sulla creazione di valore economico. Parallelamente alla riduzione dell’impatto ambientale.
In particolare, quando si parla di economia circolare si fa riferimento ai “flussi di materiali” e all’energia.
Spesso è dato per scontato che la circolazione di certe risorse possa avvenire in maniera equilibrata all’interno di qualsiasi sistema economico.
Ma non è così.
L’economia circolare ci insegna che la domanda di materiali ed energia, deve sempre essere considerata nel contesto dei limiti di un pianeta finito.
“Finito” nel senso che la terra è ricca di nutrienti, risorse, minerali ed energia che hanno bisogno di tempo per rinnovarsi.