Da qualche anno a questa parte, comprare un terreno agricolo sta diventando l’ispirazione di tanti ragazzi che provano a mettersi in gioco.
Le motivazioni possono essere le più disparate: voglia di indipendenza attraverso nuove attività imprenditoriali nel campo dell’agricoltura, desiderio di tornare alla natura o più semplicemente per via della mancanza di lavoro.
Inoltre, a differenza di un investimento in obbligazioni o titoli, un terreno non è volatile ma è un bene materiale e tale rimane nel corso del tempo.
Infatti, nella peggiore ipotesi (crisi economiche, pandemie, carestia di materie prime) la terra può sempre generare dei frutti.
Un terreno rappresenta quindi una fonte certa di risorse alimentari, nonché un punto di partenza per la creazione di lavoro e rendita purché vengano scelte delle colture adatte alla tipologia di fondo che si acquista.
I prezzi dei terreni agricoli possono variare molto in funzione della zona, della regione e delle caratteristiche proprie; secondo una stima de “Il Sole 24 Ore”, i valori fondiari più bassi si riscontrano in Sardegna, Molise e Basilicata, mentre i valori più alti vengono registrati in Liguria e in Lombardia.
Dopo questa ampia premessa, è bene considerare però i documenti che ci servono per poter procedere all’acquisto di un terreno in vendita.
I documenti necessari per la compravendita di un terreno
Dopo aver deciso la zona in cui investire è necessario avere a portata di mano tutta una serie di documenti catastali, richiedibili attraverso la piattaforma online EasyVisure, in modo da avere a disposizione una sorta di fotografia a 360 gradi del terreno o dei terreni in vendita; in aggiunta, attraverso una “planimetria del terreno” (meglio conosciuta come mappa catastale o estratto di mappa catastale) è possibile ricavarne anche tutti i suoi confini.
Conoscere i vicini è essenziale al fine di poter trarre ulteriori informazioni riguardanti la zona, la proprietà di nostro interesse, nonché la sua storia.
In maniera molto facile, è possibile reperire queste informazioni dapprima richiedendo una mappa catastale e poi, una volta individuate le particelle catastali confinanti, acquistare delle visure catastali per ciascuna di esse.
Dalla visura degli immobili confinanti potremmo evincere effettivamente i nominativi dei rispettivi proprietari, nonché tantissime altre informazioni utili.
Richiedere una visura catastale per immobile è essenziale anche e soprattutto per il terreno che intendiamo acquistare al fine di stabilire la rendita catastale dello stesso, nonché il reddito dominicale, il reddito agrario, i dati degli attuali intestatari, oltre alle quote di possesso di ciascuno di essi.
La mappa catastale, tutti i dettagli
Una mappa catastale o estratto di mappa rappresenta una vera e propria mappa dei terreni, ovvero una piantina in cui sono indicati sia il foglio che i mappali sui quali è presente un’unità immobiliare censita presso il Catasto Terreni.
Una mappa catastale viene generalmente rappresentata in scala 1:2000, ma ci possono essere delle eccezioni per le quali la stessa viene riportata in scala 1:4000, parliamo di zone piuttosto estese, mentre nelle parti più frastagliate, come ad esempio i centri urbani, può essere rappresentata anche in scala 1:500 o 1:1000.
Nella piantina, sono presenti oltre al numero di particella anche i vari punti fiduciali, i già citati confini e le modalità di accesso all’immobile.
Inoltre, all’interno della planimetria del terreno, sono registrati anche tutti i fabbricati presenti.
Questo documento risulta essere essenziale per la stipula degli atti notarili, unitamente alle visure catastali.
In ultimo, è bene far cenno anche a cosa siano rispettivamente le rendite catastali, i redditi dominicali e i redditi agricoli.
La rendita catastale
La rendita catastale di un terreno è la base per la determinazione degli importi da pagare per varie tasse locali, tributi o imposte di registro per la compravendita di beni immobili.
Tale rendita, suddivisa in reddito agrario e reddito dominicale, costituisce il reddito fondiario di un terreno ed è riportata all’interno della visura catastale.
Il reddito dominicale
Il reddito dominicale, indica quella parte di reddito relativa alla proprietà dei beni e non al concreto esercizio dell’attività agricola.
Il reddito agrario
Il reddito agrario è costituito dalla parte del reddito medio ordinario dei terreni imputabile al capitale d’esercizio e al lavoro di organizzazione della produzione impiegati, nei limiti della potenzialità del terreno, nell’esercizio di attività agricole su di esso.