L’Italia è uno dei più bei paesi del mondo. Un luogo di storia, tradizioni e paesaggi che la rendono una terra magica e una meta amata sia per gli italiani stessi che per gli stranieri di tutto il mondo. Un paese che gode di una varietà climatica, geomorfologica e vegetazionale unica. E così il territorio si lega inesorabilmente al cibo, primo tra tutti, alla base della cucina italiana, l’olio extravergine di oliva. A tal proposito, oggi vogliamo aprire un focus sulla Calabria, regione tra le maggiori produttrici di olio. Scopriamo qualcosa di più su questa splendida parte del Bel Paese.
Geografia della regione
La Calabria gode di una posizione strategica nel mar Mediterraneo. Ad ovest è bagnata dal mar Tirreno mentre ad est dal mar Ionio. Il clima sulle coste rimane secco e arido con temperature comprese tra i 10° ed i 40°, mentre la parte Appenninica e le zone interne sono caratterizzate da inverni freddi e nevosi ed estati tiepide. A livello di flora, prevale la macchina mediterranea contraddistinta da ulivi che occupano le zone che vanno dal livello del mare fino ai 600 metri. Il 49,2% del territorio calabrese è collinare, il 41,8% montuoso e solo il 9% è coperto da pianure.
Terra dell’olio
Grazie alle peculiari caratteristiche del territorio calabrese, non è un caso che la regione è seconda in Italia per la produzione di olio, subito dopo la vicina Puglia, con il 22% del fatturato nazionale. Sembrerebbe che la produzione sia nata sulla costa ionica in tempi lontanissimi, a partire dall’VIII secolo a.C..
Ad oggi sono circa 137.700 le aziende produttrici di olio disposte su 186.00 ettari. Nello specifico, l’8% delle olivicolture si trovano in zone di pianura, il 16,2% in montagna e il 75.8% in collina. In percentuali il 70% delle aziende agricole è focalizzata sull’olio. Le maggiori produzioni si trovano nei pressi di Catanzaro, Vibo Valentia e Crotone, mentre livelli più bassi si registrano nella provincia di Cosenza. Data la varietà geografica e strutturale del territorio, anche le coltivazioni sono estremamente varie con un numero di cultivar che supera le 30 tipologie.
La cultivar maggiormente conosciuta è la Carolea. L’olio extravergine da essa prodotto presenta una bassa acidità che oscilla tra lo 0,2 e lo 0,3%. Il colore è tendenzialmente giallo con riflessi che possono virare sul verde. Il profumo che ne scaturisce si accosta ad un fruttato medio-delicato con sentori erbacei, di mela, pomodoro, mandorla fresca e carciofo. Le altre cultivar calabresi sono la Coratina, Tondina, Leccino, Nocellara, Ottobratica, Geracese, Sinopolese e Roggianella. Tra i produttori di olio più noti ci sono La Regina e Chiarello Nicola.
Dove comprare l’olio
I frantoi sono i migliori per la vendita olio extravergine di oliva calabrese quindi, se si è di zona, ci si può recare presso una delle tante aziende agricole produttrici locali. Comprare l’olio direttamente alla fonte permette non solo di conoscere la realtà dove questo prende vita, ma anche di assaggiare e gustare il prodotto prima di acquistarlo. I frantoi aperti ai visitatori e alla vendita diretta sono tantissimi. Se si è in vacanza, basterà cercare su internet quello più vicino così da tornare a casa con una scorta di ottimi prodotti locali.
Se si abita altrove, la soluzione migliore è visitare uno shop online specializzato e acquistare direttamente dal marketplace. Oggi, sono tanti i negozi virtuali che hanno stretto collaborazioni con produttori sparsi in tutta Italia. Questa nuova modalità di acquisto e di consumo è molto apprezzata poiché permette a chiunque, anche dall’altra parte del mondo, di poter beneficiare di queste eccellenze italiane. Gli acquisti sono sicuri ed inoltre possono essere visionate molte informazioni importanti come l’anno di raccolta, le caratteristiche organolettiche, la varietà delle olive, le certificazioni e la storia dell’azienda agricola.
Questi prodotti di nicchia sono difficilmente reperibili presso i classici supermercati. Negozi specializzati come oleoteche, ma anche enoteche, avranno sicuramente oli extravergini di oliva di qualità superiore e di differenti territori e realtà locali.