“Chiediamo più controlli e sicurezza, oltre a utilizzare solo il troncone stradale Turri che è molto meno abitato”. E’ la richiesta che fanno i cittadini residenti lungo la strada interessata dalla deviazione del traffico della Tito-Brienza. Sono di Sasso di Castalda e chiedono maggiore sicurezza e controlli, perchè da troppo tempo la situazione è insostenibile. Infatti, a partire dall’8 ottobre e
Proprio nei giorni scorsi, intanto, l’assessore regionale alle Infrastrutture Donatella Merra ha effettuato un sopralluogo sulla SS 95 Tito-Brienza. “Abbiamo fatto il punto della situazione con i vertici dell’impresa Intercantieri Vittadello che sta eseguendo i lavori – ha dichiarato l’assessore Merra. Entro la prima settimana di ottobre i cantieri riprenderanno a pieno regime, nonostante le note difficoltà della fase legate alle consegne e al reperimento dei materiali, nonché all’aumento dei costi delle materie prime. Tali contingenze risultano al momento superate anche grazie al rinnovato quadro prezzi che abbiamo elaborato a livello regionale”.
“In virtù di una massima coordinazione con la ditta appaltatrice, Anas e gli altri Enti interessati – ha aggiunto l’assessore Merra – ci siamo adoperati per ridurre al minimo i disagi all’utenza, garantendo sempre una comunicazione tempestiva ed efficace e individuando, quando necessario, percorsi alternativi agevoli per i residenti e i fruitori della strada. La Regione, inoltre, ha già espresso il proprio parere favorevole alla variante di circa 12,9 mln di euro i cui lavori saranno consegnati a breve ed ha autorizzato per la stessa altri 3 mln di euro a valere sui fondi FSC”.
“La ripresa dei lavori a pieno regime della Tito-Brienza rappresenta il termometro della ripresa dei cantieri e delle opere pubbliche stanno segnando, pur tra mille difficoltà, il vero volano di sviluppo di questa Regione. Abbiamo già programmato un nuovo sopralluogo -ha concluso l’assessore Merra – previsto per il 7 novembre prossimo, al fine di valutare l’andamento delle opere e il rispetto del cronoprogramma, così come condiviso con tutti gli operatori”.
Claudio Buono