La necessità dell’autocertificazione da trasmettersi tramite SPID è emersa in seguito a un accertamento tecnico. È stato infatti rilevato il problema di tantissime utenze “uso domestico” intestate a
L’autocertificazione si è resa necessaria – in seguito agli incontro con le società di fornitura del gas – anche perché gli elenchi in possesso di altre autorità e/o soggetti (sia pubblici che privati) contenevano i dati delle persone decedute, non distinguevano tra prima e seconda casa (e invece al “Contributo mensile Gas Regione Basilicata” è in favore solo dei residenti, anche affittuari, comodatari, etc.) ma soprattutto erano fermi al precedente anno termico e quindi non contenevano i dati delle nuove utenze “uso domestico”, pregiudicando in tal modo il diritto soggettivo – previsto dalla norma regionale – delle persone che decidono di attivare nuove utenze, data anche la finalità della norma di contrasto allo spopolamento.
Invece, la modalità di trasmissione esclusivamente tramite SPID è stata individuata in seguito al confronto con i comuni, sia per le difficoltà di digitalizzazione del documento reso in forma cartacea, che avrebbero causato un notevole dispendio di tempo, un aggravio di risorse e un alto margine di errore. Inoltre, sarebbe stato complesso per i cittadini presentare ulteriori documenti in caso di variazioni delle proprie condizioni soggettive e/ oggettive (ad es. cambi di residenza), a fronte di un database, che nel tempo, consentirà ai cittadini di gestire la propria anagrafica on line. Infine, l’utilizzo dello SPID è stato deciso anche per favorire la transizione digitale attraverso la diffusione di un sistema che consente di accedere a numerosi servizi pubblici ed è già stato attivato da una elevata percentuale di popolazione lucana e che è attivabile gratuitamente sia presso gli uffici regionali di Potenza, Matera, Policoro, Melfi e Senise, sia on line sul sito di Poste italiane.
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