Durante le operazioni di ricerca i militari hanno anche trovato due gabbiette in legno al cui interno erano costretti ben 39 cardellini, tra i quali un esemplare maschio. Nella circostanza è risultata essere ben chiara ai Carabinieri la condotta tenuta dalle due persone, che rientra tra le forme illegali di caccia in Italia ed è considerata una forma di “bracconaggio”, attuata con l’impiego di dispositivi fissi e finalizzata ad intrappolare la selvaggina volatile. I militari hanno quindi proceduto al sequestro degli arnesi rinvenuti mentre per gli animali è stata dapprima disposta una visita veterinaria per constatare che non avessero lesioni a cui far seguire, di lì a poco la liberazione in natura, nel loro habitat, da parte degli stessi uomini della Benemerita inizialmente intervenuti.
Al termine degli accertamenti, di fronte a tali evidenti elementi probatori, i due soggetti, per i quali vale il principio della presunzione di innocenza, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria.