L’incidente durante una visita odontoiatrica. Casi più frequenti tra i bambini. Marulli (Chirurgia toracica): “Chiodi e lampadine, monete e mandorle: ecco tutti i corpi estranei che abbiamo rimosso”
È arrivata in urgenza da Matera dopo aver inalato un ago per la devitalizzazione dentale della lunghezza di 4 centimetri ed è stata subito intubata e sottoposta a una endoscopia d’urgenza per consentire la rimozione del corpo estraneo. È stata l’equipe della Chirurgia toracica del Policlinico di Bari, diretta dal professor Giuseppe Marulli, a intervenire e salvare la paziente, una donna di
“Il caso dell’ago per la devitalizzazione è solo l’ultimo in ordine di tempo, negli ultimi mesi siamo intervenuti per rimuovere un molare, un chiodo messo in bocca da un operaio e finito nei bronchi a seguito di un colpo di tosse, un chicco di uva inalato da un anziano 80enne e persino una moneta di 5 centesimi inalata da un paziente psichiatrico – spiega il professor Giuseppe Marulli, direttore dell’unità operativa complessa di Chirurgia toracica. La maggioranza dei casi, tuttavia, riguarda i bambini con pezzetti di plastica di giocattoli inadatti all’età o con corpi organici come mandorle e noccioline che non dovrebbero essere dati da mangiare a bambini molto piccoli: tra i pazienti pediatrici recentemente abbiamo trovato e rimosso una lampadina di un telefonino giocattolo”.
“Spesso i genitori arrivano con il sospetto che il proprio figlio abbia inalato qualcosa, la procedura prevede una endoscopia delle vie aeree: attraverso un broncoscopio flessibile (nella maggioranza dei casi) o rigido, dotato di una pinza con un cestello, viene catturato il corpo estraneo e rimosso. Tali procedure richiedono una notevole perizia tecnica che posso affermare con orgoglio tutti i miei collaboratori hanno acquisito nel corso degli anni, e un notevole feeling con il team anestesiologico e infermieristico dedicato, vista la criticità delle condizioni cliniche di questi piccoli pazienti con rischio di asfissia o insufficienza respiratoria acuta. L’unità di Chirurgia toracica del Policlinico di Bari rappresenta il centro di riferimento per le broncoscopie nei bambini con meno di 18 mesi in tutto il Meridione: arrivano qui dalla Basilicata, dalla Campania, dalla Calabria”.