“Tra la luce”, domani 18 novembre a Potenza l’inaugurazione dell’installazione di Ivano Troisi per il “Città delle 100 Scale Festival”
Claudio Buono
Le tracce dell’antico e del classico sono le fonti di ricerca per le installazioni site specific “Tra la luce” che l’artista salernitano Ivano Troisi ha realizzato nel Museo Archeologico Nazionale della Basilicata “Dino Adamesteanu” per conto del Città delle 100 Scale Festival. L’inaugurazione è il 18 novembre 2022, ore 18.00. A presentare le opere la critica d’arte contemporanea Alice Ioffrida, curatrice e direttrice artistica per la casa d’asta aretina Guidoriccio e collaboratrice della rivista d’arte Segno. Interverranno Massimo Lovisco e Francesco Scaringi. Le opere potranno essere visitate dal pubblico nei giorni di 18-19-20 novembre 2022 secondo gli orari del museo. Le opere artistiche sono tre. La prima che si incontra è “Sussurro del mondo”, dove due corpi lignei dalle forme anatomiche, immobili ma dinamicamente proiettati in verticale, indicano la potenza della natura che si riappropria dei suoi spazi su questa terra. La seconda dal titolo “Nella Luce” sarà una performance nel cortile coperto del museo la sera dell’inaugurazione, durante la quale l’artista realizzerà un disegno con la sabbia di montagna, recuperata in Basilicata, accompagnato dalla riproduzione del suono dell’acqua che scorre, evocazione dei culti della dea Mefiti oltre che omaggio all’archeologo Dino Adamesteanu, a cui il museo è intitolato.
“Tra la luce” è il titolo che l’artista dà alla sua terza opera, applicazioni di carta giapponese sulle finestre, le cui forme rimandano alla corona a foglie di quercia in lamina d’oro del II sec. a.C., reperto conservato nel Museo. L’artista qui affronta il tema del festival: dire/tacere. Troisi è uno dei nomi più promettenti della scena artistica italiana contemporanea. Reduce dalla mostra Rethinking Nature presso il museo Madre di Napoli, l’artista non è la prima volta che si confronta con i reperti archeologici e, per tale motivo, ne comprende l’importanza e ne coltiva il rispetto, principi fondamentali della sua poetica, basata sull’indagine, la cura e la valorizzazione dell’ambiente naturale. “Il modus operandi dell’artista -ha ribadito – Francesco Scaringi, codirettore artistico del Città delle 100 Scale Festival- coincide con l’intento del festival di essere presente nel territorio con attenzione e cura per dare vita a nuove forme di percezione e abitabilità in stretta relazione con la natura, la storia e l’antropologia dei luoghi in un’ottica di relazione, scambi e ibridazioni creative.
L’intervento artistico è anche un modo per ringraziare la Direzione e il personale del Museo per la disponibilità nei confronti del festival, con i quali si è instaurata una bella e proficua collaborazione. Inoltre l’interazione arte-festival produce nuovi stimoli per rafforzare il carattere pluridisciplinare e aprire ulteriori visuali per il futuro del festival”.
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