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Persone scomparse. In Basilicata sono oltre 800 quelle svanite nel nulla, più della metà sono minorenni

Li chiamano i «desaparecidos» d’Italia. Sono un esercito di scomparsi nel nulla, senza lasciare traccia. Un caso su due riguarda i minori. È impietoso il quadro che emerge dalla relazione dell’Ufficio del commissario straordinario del Governo per le persone scomparse di cui non si è più avuta notizia. Ogni giorno in Italia scompaiono circa 30 minori, la maggioranza sono stranieri ma anche i più difficili da rintracciare rispetto agli italiani perché entrano nel Paese clandestinamente, vengono inseriti nel circuito di protezione da cui spesso si allontanano facendo perdere le tracce. In Puglia, dei 5.250 scomparsi ancora da rintracciare, oltre 4mila sono minori, poco più i un centinaio italiani e i restanti tutti stranieri. Un numero drammatico e preoccupante. Dietro ogni bambino dileguato, scappato, rapito, perduto, ci sono famiglie in cerca di risposte e straziate. Una piccola parte è vittima di rapimenti, altre di sfruttamento, di tratta di esseri umani, di scontri tra ex coniugi. 

In Basilicata, dal 1974 sino al 2022, sono 812 le persone svanite nel nulla, più della metà sono minori di anni 18: di questi 20 hanno meno di 10 anni. «La legge sulle persone scomparse ha compiuto 10 e già necessita di una revisione a cui l’associazione sta lavorando. La figura del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse (attualmente è il prefetto Antonino Bella) è stata istituita nel 2007 per assicurare il coordinamento tra le amministrazioni statali competenti in materia, per monitorare l’attività delle istituzioni e degli altri soggetti privati impegnati a fronteggiare il fenomeno dei «missing», favorendo il confronto tra i dati a carattere nazionale su persone scomparse e cadaveri non identificati e quelli a carattere territoriale. «Penelope», l’associazione che dal 2002 riunisce voci e aspettative di famiglie e amici delle persone di cui si sono perse le tracce, monitorando e sollecitando l’operato degli organi istituzionali, è tra i soggetti maggiormente impegnati a sostenere le famiglie che subiscono la scomparsa di un loro congiunto.

Tratto da un articolo de La Gazzetta del Mezzogiorno

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