E’ rimasto ferito l’uomo che oggi a Francavilla sul Sinni, in provincia di Potenza, è stato aggredito da un cinghiale. Lo fa sapere Francesco Cupparo, ex assessore alle Politiche Agricoli della Regione Basilicata, che è intervenuto sulla vicenda dopo aver scritto una lettera al governatore lucano Vito Bardi, chiedendogli interventi per questa emergenza. Un grave caso di aggressione di un cinghiale ad un cittadino nel Potentino, avvenuto in una contrada di Francavilla sul Sinni, dove l’uomo si era recato per accudire i suoi cavalli. E’ rimasto ferito alla gamba e al braccio ed è stato trasferito al Pronto Soccorso di Chiaromonte. Poteva avere conseguenze più gravi. Quando accaduto – fa sapere Cupparo- ripropone l’esigenza di dare corso al piano di azione per contrastare l’emergenza cinghiale, “con una proiezione triennale e un finanziamento complessivo – aggiunge l’ex assessore – di tre milioni di euro (di cui 1,8 milioni fondi del Programma operativo Val d’Agri con interventi da attuare nei 35 Comuni del comprensorio) che da assessore alle Politiche Agricole ho condiviso con le associazioni degli agricoltori e approvato a settembre dello scorso anno”.
“Ho scritto al Presidente Bardi – ha fatto sapere Cupparo – anche in qualità di assessore ad interim all’agricoltura, sollecitando un suo intervento per dare attuazione alle misure contenute nel piano. E’ accaduto a Francavilla ma continua ad accadere su tutto il territorio regionale: la crescita esponenziale di cinghiali, che registra un incremento annuo dell’ordine di 20mila capi e si è spinta anche nei centri abitati, rappresenta un pericolo per i cittadini oltre che un gravissimo danno per le colture agricole. Ricordo che nello scorso anno il risarcimento per danni alle colture agricole da ungulati ha raggiunto 1,250 milioni di euro e gli incidenti stradali provocati sono stati oltre 300. Sono certo che il Presidente raccoglierà questa mia sollecitazione che fa seguito a quelle di associazioni di agricoltori, sindaci, cittadini numerose da settimane. Diventa perciò necessario definire le misure necessarie al fine di ridurre e contenere i danni provocati dai cinghiali alle colture e ridurre i rischi per l’incolumità delle persone anche in relazione agli incidenti stradali. Il piano approvato non è certo la risposta risolutiva ma un buon passo avanti”.