Grazie ai dati forniti dalla Polizia Locale del Comune di Potenza è possibile ottenere un quadro ancor più chiaro sull’utilizzo dell’autovelox di Varco D’Izzo e sulle motivazioni che hanno spinto
“Quindi – si chiede Giuzio – quanti sono gli speedy-gonzales veri e propri? 2230 cittadini. 96 dei quali superavano il limite di 60 km/h (viaggiando quindi sopra i 130 km/h). Questi numeri rendono ancora più chiaro quale sia il senso di questo autovelox: una vera e propria tassa occulta”.
E’ basso, però, il dato relativo ai contenziosi avviati. Su oltre 50mila sanzioni, alla data odierna risultano 138 ricorsi al Prefetto di Potenza (di cui 3 accolti, 11 respinti e 124 in corso), mentre risultano 239 opposizioni al Giudice di Pace di Potenza, di cui 9 accolte, 8 respinte e 222 in corso. “Abbiamo chiesto – ha fatto sapere Giuzio – di ricevere le motivazioni relative a questi accoglimenti”.
Quanto ai verbali archiviati, il numero complessivo è pari a 207. Di questi 158 sono Auto “civetta” delle Forze di Polizia per le quali non è possibile ottenere i dati dalle banche dati, 13 sono persone intanto decedute dopo la violazione, 2 sono targhe non leggibili, 3 riguardano errori di rilevamento della targa in fase di accertamento e 18 risultano con difetto di notifica.
Ma a questi verbali bisogna aggiungerne anche altri. 8.672 nel corso del 2022 riguardano l’impianto fisso situato sulla SS 658 (all’inizio della Potenza-Melfi, sulla destra, direzione Melfi), per un totale di altri 950mila euro (di cui 90mila di spese postali) e in via dell’Unicef in città (2905 verbali, per altri 62mila euro. Il totale delle sanzioni elevate dal Comune di Potenza per tutti e tre gli autovelox, nel corso del 2022, è pari a oltre 8 milioni di euro. Di questo, 4 già incassati e altrettanti non ancora riscossi.
Claudio Buono