“L’ultimo abbraccio”, a Potenza il 27 gennaio la presentazione del romanzo di Gian Ettore Gassani

“L’ultimo abbraccio” è il titolo del primo romanzo dell’Avvocato Gian Ettore Gassani, edito da Diarkos, che verrà presentato a Potenza il 27 gennaio alle ore 18:00 presso il Polo Bibliotecario, in via Don Minozzi. L’evento è organizzato con la collaborazione dell’AMI (Avvocati Matrimonialisti Italiani) Basilicata e grazie all’impegno profuso dall’Avvocato Luciana Iannielli, Presidente AMI Basilicata. Numerosi gli interventi previsti nel corso della manifestazione che vedrà la partecipazione dell’Assessore alla cultura del Comune di Potenza Stefania D’Ottavio e dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Alessandra Sagarese. Saranno presenti inoltre il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza di Basilicata, Vincenzo Giuliano, la Presidente regionale Unicef Angela Granata, le giornaliste Gherarda Cerone e Angela Maria Salvatore e la scrittrice lucana Patrizia Bianco. A moderare sarà l’Avvocato Luca Volpe con l’accompagnamento di alcune letture tratte dal romanzo a cura di Isabella Urbano. Sarà presente l’Autore, Gian Ettore Gassani, Avvocato e Presidente nazionale AMI, autore di numerosi saggi: Dietro un uomo, I Perplessi Sposi, Vi dichiaro divorziati, C’eravamo tanto armati e La guerra dei Rossi. 

“L’ultimo abbraccio” è il suo primo romanzo, fatto di intrecci e storie parallele. Abbandono e riscatto, amore e dolore sono solo alcuni dei temi che l’autore affronta con un linguaggio capace di restituire immagini e descrizioni minuziose, traslando il lettore in una storia che ha come protagonista Dimitri Wozniak, un ebreo polacco che a cinquantotto anni è un uomo solo nella cittadina ucraina immaginaria di Pozen sulle sponde del Dnipro. Sullo sfondo l’Ucraina, terra accogliente e resiliente come il suo popolo che l’autore conosce molto bene per motivi professionali, essendosi occupato spesso di adozioni internazionali. Attraverso il dramma del protagonista “L’ultimo abbraccio” tocca temi trasversali tra cui le adozioni, l’accoglienza, la famiglia, la solidarietà, la solitudine, l’empatia e il coraggio. Dimitri Wozniak da una foto in bianco e nero inizia la sua epifania: una rassegna di ricordi che affonda le sue radici nel lontano 1940, anno della scomparsa dei genitori e della conseguente segregazione nell’internat, l’orfanotrofio sovietico, con la sorellina, luogo che ritornerà prepotentemente nel suo presente. Un romanzo imponente che offre tanti spunti di riflessione suscitando emozioni contrastanti che permeano cuore ed anima.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *