Nella giornata di ieri il sindaco di Vietri di Potenza, Christian Giordano, ha dato notizia del rischio di realizzazione di un impianto di mega eolico che andrebbe a intaccare un’are sottoposta a vincolo ZPS (Zona a protezione speciale) come quella del Vallone del Tuorno, situata nei territori di Vietri di Potenza e Savoia di Lucania. Successivamente, è intervenuto l’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, che ha definito “ingiustificata” la preoccupazione espressa. A tal proposito, proponiamo l’intervento dell’assessore Latronico di ieri, 9 febbraio, e la risposta del sindaco Giordano di oggi, 10 febbraio.
Cosimo Latronico, assessore regionale all’Ambiente: “La proroga di VIA per il progetto di impianto eolico in Vietri di Potenza era un atto dovuto, date le condizioni immutate del contesto
Christian Giordano, sindaco di Vietri di Potenza: “Riguardo al progetto di mega-eolico di Vietri di Potenza-Savoia di Lucania-Picerno-Tito, non possiamo condividere il punto di vista dell’assessore Latronico”. Sono le parole dell’avv. Christian Giordano, a seguito dell’intervento di ieri 9 febbraio dell’assessore regionale all’ambiente Cosimo Latronico sulla notizia dell’impianto da mega eolico che si intende realizzare sul territorio di Vietri di Potenza e Savoia di Lucania, con opere che toccano anche i territori di Picerno e Tito. “In generale – aggiunge Giordano – non è ammissibile emettere un provvedimento di proroga del giudizio di compatibilità ambientale, emesso quasi 10 anni fa, senza aver valutato la progettualità rispetto a tutte le nuove norme intervenute. Non appare giustificabile il suo tentativo di sminuire le circostanze rappresentate, nella misura in cui l’oggetto della sentenza citata (n. 467/2021) era proprio la “proroga del giudizio di compatibilità ambientale””. “Pertanto – ha continuato il Sindaco Giordano -, le indicazioni fornite dal Tar, in ordine alla necessità di riunire in Conferenza dei Servizi tutti gli enti coinvolti, è evidentemente riferita alla fase iniziale (proroga del giudizio di compatibilità ambientale) e non certo solo ad una fase successiva. Ecco perché l’eventuale “contesto ambientale immutato”, i relativi vincoli sopraggiunti (vedi area ZPS del Vallone del Tuorno-Bosco Luceto) e le nuove norme intervenute, andrebbero valutate, fin dall’inizio, in Conferenza dei Servizi e non certo “d’ufficio”, come nel caso di specie”. “Ad ogni buon conto – conclude Giordano – nella nota trasmessa alla Regione Basilicata ho indicato in maniera puntuale tutti i riferimenti normativi del caso”.
redazione