Sono finiti in carcere i due truffatori che quasi due anni fa misero a segno una truffa a Vietri di Potenza, ai danni di un’anziana signora in Corso Garibaldi, in pieno centro abitato. Per i due truffatori napoletani si sono aperte le porte del carcere di Poggioreale di Napoli. Entrambi, infatti, a seguito delle indagini condotte dai Carabinieri della stazione di Vietri di Potenza, sono risultati destinatari di una misura cautelare in carcere emessa dalla Procura di Potenza ed eseguita a Napoli dai Carabinieri della Compagnia di Potenza guidata dal Maggiore Alberto Calabria. Si tratta di un 66enne di Napoli, già con precedenti che riguardano proprio le truffe, e già arrestato in altre occasioni in Campania, e di un 23enne, sempre di Napoli.
La truffa, lo ricordiamo, venne messa a segno l’11 maggio 2021, nel primo pomeriggio, quando un’anziana signora venne contattata da un falso corriere per ritirare un pacco per conto del nipote. Una messa in scena a regola d’arte che ha portato a un buon bottino, con i truffatori che riuscirono a sfilare alla signora un anello e una catenina in oro. Truffatori professionisti che, davanti all’anziana donna, simularono anche una telefonata con il nipote, per farla cadere in tranello. L’invito era quello di consegnare l’oro come garanzia per poi essere riconsegnato più tardi. In quei giorni furono tante le telefonate ricevute da anziani vietresi. Fino a quando i truffatori riuscirono a mettere a segno un colpo. Immediato fu l’intervento dei militari dell’Arma della stazione di Vietri di Potenza. Che avviarono le indagini. Che oggi hanno portato a un risultato importante. Così com’è stato importante, a supporto di accertamenti e indagini, l’impianto di videosorveglianza comunale fatto installare qualche anno fa dal Comune. Grazie agli occhi elettronici, è stato possibile ricostruire tutti i movimenti dei truffatori, a bordo di una Fiat Punto. Tutti i movimenti dell’auto con i truffatori a bordo sono stati ripresi dalle telecamere, dall’ingresso del paese all’uscita da Corso Garibaldi, e fino in piazza XXIII Novembre. Le telecamere sono riuscite a riprendere anche i visi dei truffatori. E le indagini hanno poi portato a risalire alla loro identità. I due truffatori sono accusati anche di altre truffe messe a segno in altri comuni.
Ricordiamo a tutti che per evitare di essere truffati, bisogna evitare di aprire la porta o consegnare soldi a sconosciuti e di diffidare le modo più assoluto a telefonate di chi si spaccia per corriere o parla di nipoti, avvocati e incidenti. E di allertare immediatamente i familiari o, se avvertito il pericolo, il 112.
Claudio Buono