C’è grande attesa a Potenza per l’arrivo, domani mattina 6 marzo, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ospite d’onore all’Università degli Studi della Basilicata per l’apertura del quarantesimo anno accademico. La cerimonia si svolgerà nell’Aula Quadrifoglio del Polo universitario del Francioso. Domattina una rappresentanza della comunità accademica e i Rettori ospiti comporranno il corteo accademico che precederà l’ingresso, alle ore 11, del Presidente della Repubblica nell’Aula. Il coro UniversaMusica e un ensemble di musicisti dei Conservatori di Potenza e Matera accoglierà il Presidente, Sergio Mattarella, con l’Inno Nazionale l’Inno Europeo. Il Magnifico Rettore, Ignazio Marcello Mancini terrà il discorso inaugurale, che sarà preceduto dai saluti istituzionali del Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, e del Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini. Mattarella, che atterrerà a Foggia e poi in elicottero arriverà a Potenza, dovrebbe fare ingresso all’UniBas alle ore 11.
Durante la cerimonia interverranno il Presidente del Consiglio degli studenti, Davide Di Bono, la Responsabile del Settore Affari Generali dell’Ateneo, Antonella Racioppi, e la testimonianza dell’attivista per i diritti umani e digitali, Pegah Moshir Pour, su “Università è Libertà”. Il professor Fabrizio Caccavale terrà la Prolusione su “La robotica: un ponte fra mondo digitale e mondo fisico” . Al termine, il Magnifico Rettore proclamerà l’apertura dell’anno accademico 2022-2023.
Giovane e dinamica – si legge sul sito dell’Ateneo – l’Università degli Studi della Basilicata, istituita con la Legge 14 maggio 1981, n.219, ha iniziato i propri corsi nell’anno accademico 1982-1983 nel polo di Via Nazario Sauro a Potenza, nel 1992 a Matera in vari poli successivamente riuniti, tre anni fa, nel nuovissimo Campus di Via Lanera, ed estendendo le proprie attività di ricerca e didattica, nel 2000, presso il Campus Universitario di Macchia Romana. Quest’anno, quindi, l’ateneo lucano celebra il quarantennale con una serie di interessanti iniziative dedicate a tutta la comunità accademica, e non solo. I ricercatori, i docenti, il personale tecnico-amministrativo, gli studenti e le loro associazioni così come tutti i cittadini saranno coinvolti in tutte le tematiche scientifiche, tecniche, umanistiche, sociali e del benessere individuale così come in quello collettivo che costituiscono sia la ricerca fondamentale, applicata e competitiva che la didattica erogata dalla propria offerta formativa delle sei strutture didattiche.
Claudio Buono