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Disturbi alimentari, la Basilicata in prima linea al contrasto. La Regione investirà ulteriori risorse economiche

I Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA) sono stati patologici che possono influire negativamente sullo sviluppo corporeo e sulla salute fisica e psicosociale, comportando, a volte, gravi problemi medici, sia acuti che cronici. Per rafforzare le attività di diagnosi e cura la Regione Basilicata investirà ulteriori risorse del Fondo ministeriale per il contrasto ai disturbi della nutrizione (biennio 2022/2023) pari a 232mila euro per due anni. In occasione della Giornata del Fiocchetto Lilla dedicata alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema, l’assessore alla Salute e Politiche Sociali Francesco Fanelli ha illustrato alla stampa le nuove azioni previste dalla programmazione regionale.

“Oltre alle attività garantite dal Centro Disturbi Comportamento Alimentare di Chiaromonte saranno rafforzati – ha detto Fanelli – una serie di servizi sul territorio. Le Unità Operative di Nutrizione clinica e dietetica e Disturbi della Nutrizione dell’ASM di Matera – implementeranno i servizi già attivi di diagnosi e presa in carico dei pazienti, l’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza attiverà un ambulatorio di primo livello. Una rete regionale integrata multiprofessionale – ha aggiunto l’assessore – garantirà una migliore intercettazione precoce della malattia e il mantenimento dei pazienti suddivisi in base al territorio di residenza, al fine di favorire l’intensità e la continuità delle cure. Attività di prevenzione saranno realizzate presso le scuole, i centri sportivi e i luoghi di lavoro e, sulla base di quanto previsto dal Piano regionale di Prevenzione, saranno organizzati cicli di formazione per gli operatori sanitari. Per la realizzazione di attività di comunicazione e sensibilizzazione rivolte alla popolazione, saranno inoltre coinvolte le Associazioni presenti sul territorio regionale. La strategia di intervento regionale – ha detto ancora Fanelli – prevede un approccio multidisciplinare, intersettoriale e coordinato, con azioni rivolte a migliorare la consapevolezza degli individui e assicurare una migliore presa in carico del malato, affinché non si lasci solo nessuno e si possa offrire sostegno e risposte adeguate a mantenere un buon livello di qualità delle cure e della vita”.

“L’iniziativa dell’assessore Fanelli -ha detto la Presidente della IV Commissione consiliare Dina Sileo- bene si innesta nel solco tracciato, in tema di promozione del benessere, dalla legge che istituisce le Palestre della Salute.  È necessario – ha aggiunto – che le istituzioni, le associazioni e tutte le professionalità del settore agiscano in maniera sinergica per sviluppare nei giovani la consapevolezza che migliorare l’alimentazione può complessivamente migliorare la qualità della vita. In Quarta Commissione – ha concluso Sileo- manterremo alta l’attenzione sul tema e coinvolgeremo tutti gli attori interessati per addivenire ad iniziative efficaci”.

“È questa una malattia che tocca scuole e famiglia – ha detto la Presidente della Commissione regionale Pari opportunità, Margherita Perretti. Per troppi anni in Basilicata hanno operato solo il Centro di Chiaromonte e l’ASM di Matera e non tutti hanno potuto accedere alle cure. Il nostro obbiettivo è far rete per implementare i presidi sul territorio e rendere le cure accessibili a tutti i lucani”.

Dopo l’incontro con i giornalisti è seguita una piccola tavola rotonda sugli aggiornamenti epidemiologici e sullo stato dell’arte delle varie realtà cliniche a cui hanno preso parte: il Direttore generale dell’AOR San Carlo di Potenza Giuseppe Spera; la Responsabile del “Centro Gioia” di Chiaromonte Rosa Trabace; le Responsabili delle Unità Operative “Nutrizione clinica e dietetica” e “Disturbi alimentari” dell’ASM di Matera, Carmela Bagnato e Giovanna Di Pede.

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