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Rilasciati i tre uomini albanesi fermati a Picerno. Continuano le indagini dei Carabinieri

Dopo oltre 12 ore di fermo, sono stato rilasciati nella serata di ieri i tre uomini di nazionalità albanese, bloccati all’alba di ieri mattina a Picerno perché ritenuti sospetti responsabili dei furti e tentativi avvenuti sul territorio picernese nella giornata di venerdì. I tre, lo ricordiamo, sono stati bloccati dai Carabinieri della Compagnia di Potenza e della Stazione di Picerno dopo che hanno fatto un incidente autonomo a bordo di una Fiat 500 XL, per poi fuggire tra i terreni. Successivamente, dopo qualche ora, sono stati bloccati appena spuntati in strada, sulla SP 94, dai Carabinieri, che erano sulle loro tracce e che da giorni lavoravano intensamente per bloccare una banda di ladri che ha terrorizzato la comunità Picernese. Dopo oltre mezza giornata di fermo presso la Caserma della Compagnia di Potenza, il magistrato di turno della Procura di Potenza, in base agli elementi indiziari, ha ritenuto di non dover procedere alla convalida dei fermi o a una misura restrittiva. I tre, quindi, sono stati rimessi in libertà e sono rientrati nel casertano, da dove provenivano. Si tratta di tre giovani, poco più che ventenni, che non hanno spiegato la loro presenza sul territorio di Picerno e che sono fortemente indiziati di essere componenti di una banda di ladri. Adesso, continuano gli accertamenti dei Carabinieri, per raccogliere ulteriori elementi utili al fine di individuare e richiedere eventualmente delle misure restrittive, nel caso dovessero spuntare ulteriori elementi utili che porterebbero a pensare ai tre come presunti ladri. Per quanto riguarda l’auto utilizzata dai tre uomini di nazionalità albanese, la 500 XL, è andata distrutta e dagli accertamenti, risulta essere noleggiata. Anche sull’auto sono stati effettuati accertamenti e rilievi.

Il PM di turno ha ritenuto di non dover procedere all’arresto dei tre – presumibilmente – dal momento che non sono stati colti in flagranza di reato, nonostante un importante lavoro dei Carabinieri che hanno avuto anche la collaborazione dei residenti.

Claudio Buono

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