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Donazione organi, va male in Basilicata con un trend negativo: continuano a crescere le opposizioni

La nota di Aned Basilicata: “Per tutti il trapianto è la rinascita e il ritorno ad una vita perfettamente normale. Lo testimonia la squadra di atleti trapiantati di qualsiasi organo che partecipa agli eventi sportivi nazionali e internazionali. Lo sport è espressione di gioia e di fiducia nei confronti della vita e da sempre ha contribuito a migliorare la qualità della vita di molti pazienti. La qualità dei trapianti e la bontà della successiva assistenza negli ospedali italiani mostrano a chi ha deciso di donare gli organi che sta facendo una scelta giusta”.

Il 2022 è stato un anno molto positivo per l’Italia poiché sono aumentati i trapianti e le donazioni di organi e tessuti. Le donazioni di organi hanno raggiunto la quota di 1.830, di cui 1.461 da donatori deceduti e 369 da viventi, grazie all’aumento delle segnalazioni avvenute nelle rianimazioni, con un tasso nazionale di donazione di 24,7 per milione di popolazione (pmp), il più alto in assoluto, che pone il nostro Paese ai vertici europei dietro la Spagna e insieme alla Francia. Sono stati eseguiti in Italia 3.887 interventi totali di trapianto di organi di cui 369 da donatore vivente contro i 3.794 del 2021. Stabili i trapianti di rene (2.038 di cui 335 da donatore vivente) e quelli di cuore (254), in aumento quelli di fegato (1.474) e di polmone (138), in calo i trapianti di pancreas (solo 38). Per quanto riguarda le opposizioni alla donazione si registra un lieve rialzo pari nel 2022 al 29.6% contro il 28,6% dell’anno precedente. Al 31 dicembre sono ancora oltre 8.000 i pazienti in lista di attesa.

In Basilicata, purtroppo, i dati evidenziano un trend negativo: nel 2022 sono stati effettuati 7 prelievi di organi da cadavere contro i 9 del 2021, con un indice di 12,8 prelievi di organi da cadavere per milione di abitanti, mentre continuano a crescere le opposizioni espresse dalle famiglie lucane passate dal 50% del 2021 al 54,5% del 2022: un dato davvero preoccupante. Dedichiamo il concerto a tutti i donatori e alle loro famiglie, al personale dei Centri Trapianti e delle reti ospedaliere che svolgono un lavoro difficile e complesso, ai pazienti che aspettano con trepidazione di ritornare a vivere e alle tante famiglie che hanno atteso invano.

Fonte: Basilicata24.it

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