Il sindaco di Tito, Graziano Scavone: “Un risultato importante raggiunto attraverso un attento controllo di gestione e scelte politiche e amministrative rispettose del principio del ‘buon padre di famiglia”
Il Consiglio Comunale di Tito, dopo 8 anni di intenso lavoro amministrativo, durante l’ultima seduta consiliare, ha preso atto dell’uscita dal disavanzo tecnico di amministrazione riconosciuto nel 2015 per un importo di 1,8 milioni di euro. Il completamento del recupero del disavanzo è stato realizzato principalmente con l’adozione delle seguenti misure correttive: minori impegni previsti nel bilancio negli esercizi 2015-2022, in attuazione del piano di rientro e dell’iscrizione delle quote di disavanzo di amministrazione come prima voce della spesa nei bilanci di previsione
“Abbiamo, invece, sposato la linea del bilancio ‘armonizzato’, cioè un bilancio pulito, in cui si spende quello che realmente entra – spiega il sindaco Scavone –. Sono stati anni difficili per la situazione finanziaria dell’ente, in cui abbiamo dovuto aumentare le entrate tributarie, individuare nuove entrate, ridurre sia la spesa ordinaria, che quella per gli investimenti. Uno sforzo che ha ridotto la capacità finanziaria dell’ente con ricadute sui cittadini, sulle famiglie e sulle imprese”. “Dopo soli 8 anni, con molta soddisfazione personale, il Consiglio Comunale, unitamente all’approvazione del rendiconto 2022, ha preso atto dell’uscita dal disavanzo tecnico, un risultato raggiunto attraverso scelte politiche e amministrative attente, ispirate dal principio del ‘buon padre di famiglia’, che deve essere il riferimento di ogni amministratore nella tenuta dei conti e nella gestione degli enti pubblici – si rallegra Graziano Scavone –. Un risultato che ha visto impegnati amministrazione ed uffici comunali, a cui va il mio personale ringraziamento, in un attento controllo di gestione e l’attuazione di diverse misure di contenimento della spesa ed ottimizzazione delle entrate, attraverso un intenso lavoro di contrasto all’evasione tributaria, un’azione sinergica tra ufficio finanziario, ufficio tecnico e polizia locale per verificare, controllare e normalizzare le dichiarazioni rese dai soggetti ai fini fiscali. Un lavoro impegnativo che sta facendo emergere una serie di contraddizioni tra situazioni reali e dichiarazioni rese. Un’attività di accertamento finalizzata non tanto, e non solo, a recuperare crediti, ma soprattutto a riaffermare un sano principio di giustizia ed equità fiscale molto caro a questa amministrazione: ‘Pagare tutti per pagare meno”.
“Alcuni degli effetti di questo processo di normalizzazione si inizieranno a vedere già quest’anno, ad esempio con la riduzione della tariffa sui rifiuti ad alcune utenze non domestiche, su cui grava maggiormente la tassa, in alcuni casi anche intorno al 30%. Una tendenza che nel prossimo futuro contiamo di distribuire anche alle utenze domestiche – conferma il vertice dell’amministrazione titese, Graziano Scavone –. Nel frattempo, non abbiamo mai smesso di garantire, riqualificare ed implementare i servizi pubblici essenziali, portare avanti il programma di investimenti pubblici, in particolare nella messa in sicurezza del territorio e di ammodernamento delle infrastrutture scolastiche, sportive e culturali, e di promuovere una comunità inclusiva e solidale attraverso il rafforzamento delle misure sociali”.