Oggi, presso il plesso scolastico dell’Istituto Comprensivo R. Colucci a Baragiano, le classi della scuola secondaria di primo grado, in teleconferenza con gli istituti scolastici di Balvano e Ruoti, hanno vivacemente partecipato al convegno dal titolo “Bullismo e Cyber bullismo, Prevenzione e Contrasto” organizzato dall’ANFI Basilicata. Il presidente Avv. Rosanna Faraone ha introdotto con professionalità l’argomento facendo riferimento alla necessità di fare informazione e formazione per una adeguata prevenzione, e moderato il dibattito svoltosi con gli interventi di relatori professionisti, nelle persone dell’Avv. Giovanna Patrizia di Nino, sulle tutele apportate dall’Ordinamento giuridico per tale fenomeno, non senza accennare alle tutele risarcitorie e sanzionatorie; agli interventi dell’Avv. Di Iesu, magistrato onorario presso il Tribunale di Potenza, sulle conseguenze legali e giudiziali degli atti e dei comportamenti e sulla centralità del ruolo della scuola per l’apprendimento e l’educazione alla legalità, focalizzando l’attenzione sul dialogo e sulla riflessione degli studenti. Particolare attenzione e vivacità nel dibattito ha destato negli allievi presenti all’evento, la chiara e umana rappresentazione dei pericoli della rete e delle responsabilità conseguenti, focalizzando la tardività dell’intervento degli organi di polizia, rispetto alla utilità della prevenzione dei crimini informatici, magistralmente illustrati con padronanza lessicale, dall’Assistente Nolè della sezione sicurezza cibernetica di Potenza. Contributi di alto spessore umano quelli del Parroco di Baragiano, Don Josè, che ha snocciolato il punto focale del problema, incentrando il ruolo della collaborazione tra ragazzi e adulti, famiglia e scuola, parrocchia e istituzioni territoriali per circoscrivere il fenomeno del bullismo nel rispetto delle regole nella società dei nativi digitali, esposti oggi più che un tempo alla necessità del confronto con le loro relazioni che spaziano in rete, con la necessità di una alleanza educativa tra la connessione con il mondo sociale e il mondo virtuale. Apporto prezioso e conclusivo della psicologa D.ssa Roberta Benedetto, specialista in Psicologia scolastica che ha evidenziato le cause e le origini del bullismo, concentrando il tema sulle probabili cause nell’autore, fortemente condizionate dall’ambiente esterno, dalla famiglia e dalla tecnologia. L’attenzione dei ragazzi si è rivelata particolarmente rapita dalla figura istituzionale del Comandante della locale stazione dei Carabinieri, che con capacità empatiche ha sottolineato la realtà, che seppur piccola non è immune dal sorgere del fenomeno e di come l’intervento dell’arma sia visto come indispensabile e necessario ex post e non anche ex ante, e di come la disponibilità delle istituzioni alla prevenzione debba costituire il punto di partenza nella dialettica delle parti, privilegiando l’aspetto della umanizzazione dell’arma dei carabinieri piuttosto che la figura radicata della sola sanzione.
L’ospitalità, la disponibilità e la collaborazione del Dirigente scolastico, Prof Lorenzo Rispoli e della docente prof. Costantina Gliubizzi., hanno contribuito ad un interessante dibattito educativo, sul proposito di una fattiva collaborazione tra tutte le figure istituzionali presenti, per una comunità che potrà essere da esempio nel territorio per contrastare il fenomeno.