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Tito Scalo, “disastro e inquinamento ambientale”. La Procura sequestra l’ex Daramic

Nella mattinata odierna i Carabinieri del NOE – Nucleo Operativo Ecologico – di Potenza e la Polizia Provinciale, coadiuvati nella fase esecutiva dai militari del locale Comando Provinciale Carabinieri, hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro probatorio dell’area industriale ex Daramic, situata nel territorio di Tito, e ricadente nell’omonimo sito d’interesse nazionale (cd. SIN) del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. I delitti per cui si procede – ha fatto sapere il procuratore capo di Potenza, Francesco Curcio – sono quelli di disastro ambientale, inquinamento ambientale ed altro. 

Come sottolineato dal procuratore Curcio durante la conferenza stampa in Procura, sono stati riscontrati valori di trielina superiori a 270 mila volte a quelli consentiti per legge, in particolare nel torrente Tora, non distante dall’area interessata dal sequestro. Ricordiamo che la Daramic faceva parte del gruppo Polypore, si occupava della produzione di separatori in plastica per batterie. Ad inizio 2005 l’azienda denunciò il superamento dei valori concentrazione soglia di contaminazione a seguito dello sversamento di significativi quantitativi di tricloroetilene. L’attività industriale dell’azienda oggi posta sotto sequestro è cessata a fine 2008 e furono circa 130 i lavoratori che videro interrompere il proprio rapporto di lavoro con la multinazionale franco-americana.

redazione

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