Il punto di vista del prof. Domenico Calderone sul passaggio del Giro d’Italia in Basilicata
Gentile Redazione,
non so quanto sia costato ai lucani, ospitare le due tappe del Giro d’Italia, ma è comunque paradossale che, per ricevere le immagini più rappresentative del nostro territorio e maggiori informazioni sui luoghi attraversati dalla carovana, abbia dovuto sintonizzarmi contemporaneamente anche sul canale satellitare tedesco “Eurosport 1 Deutschland”, che dalle 12:09 alle 17:15 ha trasmesso totalmente i due eventi sportivi, esaltando le bellezze naturali della Basilicata, senza occultarle con spot pubblicitari nei momenti clou, come invece ha fatto Rai 2, ieri, ai Laghi di Monticchio, prima del black out audio-video ad un solo minuto dal taglio del traguardo da parte del vincitore (sic!). Da sottolineare, nella fattispecie, anche l’inusuale insufficienza del logorroico Fabio Genovesi, che ha girato intorno alla “farfalla”, senza mai citare la Bramea, di cui la zona di Monticchio è “esclusivista” in Italia. Inoltre, il Comune di Barile, attraversato dalla corsa, stranamente, non è mai stato nominato, né fotografato in telecronaca, e la cerimonia finale sul palco del traguardo, per l’estrema austerità sembrava, piuttosto che una premiazione, un … funerale. La Campania, oggi, nella tappa Venosa-Lago Laceno, pur confermando le lacune informative, è stata, comunque, chissà perché, trattata molto meglio della “povera” Lucania: le telecamere sull’elicottero, infatti, hanno indugiato per lungo tempo sull’insignificante diga artificiale di Conza della Campania e sul Lago Laceno. Basta, quindi, con i facili trionfalismi! Da ex docente, il mio voto è 5-
Cordiali salutiProf. Domenico Calderone
Ruvo del Monte (PZ)