L’iniziativa che ha dato il via ai lavori si è tenuta appunto ieri, martedì 16 maggio. Alle ore 9:30 nella Villa Europa la piantumazione di una pianta di tiglio, alla presenza dei rappresentanti del partenariato progettuale. A seguire si è tenuto l’incontro con la partecipazione di alcune classi della Scuola Primaria di Tito alle quali è stato presentato il progetto. Nei prossimi giorni, in località Aia dei Monaci, inizieranno le attività di piantumazione delle mille piante nel sito della ex discarica. La discarica – lo ricordiamo – è dismessa dal 1° luglio 2004 per esaurimento dei volumi autorizzati e l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Graziano Scavone, da sempre ha posto attenzione sull’area avviando una serie di azioni con Ministero
“Le azioni di ripristino ambientale della discarica – dichiara il sindaco, Graziano Scavone – si coniugano perfettamente con il progetto di rimboschimento voluto dal Comune, da Conad e Rete Clima. Oggi possiamo dire che un sito compromesso come la discarica Aia dei Monaci, vivrà una nuova rigenerazione ambientale che restituirà un’area di oltre tre ettari alle funzioni eco-sistemiche del Parco Nazionale dell’Appennino lucano”.
“Continua l’impegno di Conad che ci vede insieme qui a Tito per dare vita a una nuova foresta. Avvieremo oggi la messa a dimora di 1000 alberi. Questa tappa, come le precedenti, s’inserisce all’interno della campagna Nazionale Foresta Italia, voluta da noi insieme a Coldiretti Nazionale e PFC Italia. Siamo contenti di essere al fianco di Conad in questo percorso sulla sostenibilità che tappa dopo tappa ci porta in tutta l’Italia. Come sempre gli alberi e arbusti sono stati selezionati con cura dal nostro team forestale per adattarsi al meglio alla zona”, afferma Paolo Viganò, fondatore di Rete Clima.
L’area sarà oggetto di forestazione con la piantagione di diverse specie tra alberi e arbusti, tra i quali troviamo quercine, carpino minore e aceri campestri. A corredo del progetto di forestazione, verrà realizzato un impianto per l’irrigazione di soccorso costituito da un serbatoio in vetroresina della capacità di 20mila litri e l’impianto a goccia costituito da una portante adduttrice con sistema a terra.