Il personale della Squadra Mobile di Potenza, su disposizione della Procura di Potenza, ha eseguito un’ordinanza con la quale il Gip del Tribunale di Potenza ha applicato la misura cautelare degli
Gli approfondimenti investigativi hanno evidenziato, inoltre, sempre a livello di gravità indiziaria, che F.P., per rifornirsi dell’eroina da cedere alla vittima, si era rivolto ad un soggetto, T.O., di nazionalità nigeriana. In particolare, si giungeva all’identificazione di quest’ultimo soggetto in occasione del suo arresto avvenuto nel centro storico della città di Potenza. In tale occasione una perquisizione personale consentiva di rinvenire sulla persona del cittadino nigeriano venti involucri contenenti eroina, pronti per essere immessi sulla piazza di spaccio cittadina. Si consentiva di appurare che il nigeriano era l’utilizzatore dell’utenza telefonica contattata da F.P., dopo che quest’ultimo aveva ricevuta la richiesta di stupefacente dall’uomo trovato privo di vita.
Quanto alle cause della morte del 41enne di Potenza, la consulenza tecnica disposta dalla Procura di Potenza sulla salma del giovane, in particolare l’analisi dei campioni biologici, ha evidenziato la presenza dell’oppiaceo morfina ad azione narcotica principale metabolita dell’eroina, di codeina presente nell’eroina “da strada”, dati compatibili con intossicazione acuta da oppiacei “overdose da oppiacei”. Analogo riscontro si è rilevato anche dagli accertamenti tecnici effettuati sul contenuto della siringa rinvenuta vicina al corpo senza vita di V.V. ed esperiti dalla Polizia Scientifica. Tale attività ha permesso di evidenziare che la siringa, al suo interno, conteneva del liquido di colore scuro nel quale si è riscontrata la presenza di codeina e morfina. Inoltre, nel campione analizzato, è stata riscontrata la presenza della caffeina, sostanza non stupefacente, utilizzata come sostanza da taglio adulterante nei campioni di eroina.
Lo rende noto il Procuratore Capo di Potenza, Francesco Curcio.
redazione