In Basilicata a maggio sono programmate circa 3.020 entrate, un dato analogo al mese di aprile che segna un lieve calo rispetto al 2022. Ciò che forse preoccupa di più è tuttavia la proiezione maggio-luglio, in cui le 10.730 assunzioni segnano un calo di ben 1.500 unità rispetto all’analogo trimestre 2022, e quindi una nuova frenata dopo un inizio di anno che sembrava essere promettente.
Una preoccupazione accentuata dal dato relativo alla stabilità dei contratti: solo nel 21% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto di lavoro a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre otto su dieci saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).
E’ quanto le imprese prevedono in base al nuovo bollettino mensile di Excelsior Informa, redatto da Anpal (Agenzia Nazionale per le politiche Attive del Lavoro) e dalle Camere di commercio su indicazioni delle stesse aziende, che in Basilicata continuano a prevedere di avere difficoltà a trovare i profili di lavoratori desiderati (45%).
Altri dati su cui riflettere: il 12% delle nuove assunzioni sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (17%). Il 10% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato. Per una quota pari al 30% interesseranno giovani con meno di 30 anni; per una quota pari al 15 per cento le imprese prevedono di assumere personale immigrato. Per una quota pari al 72 per cento delle entrate richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore.
Fonte: Quotidiano del Sud