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Giovane ingegnere di Potenza ucciso a Monaco di Baviera. La polizia tedesca affigge manifesto in città per risolvere il caso

Nuovi elementi di indagine e un manifesto affisso in Germania per invitare chi sa qualcosa a parlare. Sono queste le novità che arrivano da Monaco di Baviera, dove il 28 maggio di 10 anni fa è stato ucciso un giovane ingegnere potentino, Domenico Lorusso, quando aveva 31 anni. Un omicidio ancora irrisolto, ma su cui si sta lavorando in maniera intensa. Lorusso venne accoltellato mentre passeggiava con la ragazza nel parco che costeggia il fiume Isar in città. Fatale fu una coltellata al cuore. E proprio in questi giorni, come detto in apertura, è apparso un manifesto affosso dalla Polizia tedesca, che invita a farsi avanti chi è in possesso di qualsiasi informazione. Nelle ultime settimane, gli investigatori tedeschi hanno riesaminato tutta la documentazione raccolta: tre faldoni di carte per mezzo milione di informazioni. E oggi si parla di trentanove nuovi elementi su cui indagare. Si sospetta che l’assassino si sia ferito durante la colluttazione e l’omicidio. La Polizia dispone del dna dell’assassino, che prima dell’efferato omicidio sputò verso la ragazza di Lorusso. Ma nonostante ciò, ancora nessun riscontro dalle banche dati tedesche. 

Sul manifesto affisso in città l’altro giorno, la Polizia ricorda che l’omicidio non è un reato a scadenza e che probabilmente l’assassino si sarebbe confidato con qualcuno. L’invito è di contattare il Commissariato K11 della Polizia di Monaco di Baviera. Confermata anche una ricompensa di 10mila euro per chi fornisce indicazioni utili che possano portare all’individuazione dell’assassino. Lorusso, con la sua fidanzata Gilda, aveva in programma di rientrare a Potenza proprio in quelle ore, per la festività del Patrono San Gerardo e la Parata dei Turchi. Da due anni si era trasferito in terra tedesca per lavoro. 

La Polizia tedesca ha mobilitato i colleghi di tutto il mondo. Le informazioni genetiche – confrontate già su circa seimila persone senza compatibilità – sono state trasferite alle banche dati di tutto il mondo. E su questo si attende un riscontro. La famiglia è fiduciosa di questo grande impegno messo in campo per assicurare alla giustizia l’assassino di Domenico.

Claudio Buono

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