Si è chiuso l’anno accademico dell’Unitre di Muro Lucano. Nei giorni scorsi nella cittadina murese la cerimonia di chiusura, con i saluti del presidente Milena Nigro. L’Unitre è giunta al 14° anno di vita e nel suo intervento, Nigro ha sottolineato che “si è creato un buon senso di appartenenza, un clima di condivisione, sostegno reciproco, rispetto, amicizia e una buona partecipazione nelle attività proposte”. Nigro si è poi soffermata “sull’importanza che l’Unitre ha anche sulle persone sole che possono, non solo coltivare interessi inespressi o trascurati in passato, ma anche trovare compagnia e amicizie per superare i momenti difficili. Non è mai troppo tardi per la cultura, si è sempre in tempo a mettersi in gioco ed imparare”. A seguire, c’è stata occasione per presentare il suo libro di poesie, dal titolo: “Ricordo da bambina”. Presente anche la giornalista Gherarda Cerone. Con questa silloge di poesie dal titolo. “Ricordo da bambina…”, ha raccolto composizioni poetiche dal tema vario: la natura, le stagioni, l’amicizia, l’amore. Una seconda parte comprende poesie dialettali, “perché ritengo – ha sottolineato Nigro – che il dialetto identifichi la storia e le tradizioni del mio paese, Muro Lucano. Esso costituisce un bene culturale da preservare per continuare a sentire il legame con le radici della nostra cultura. Una terza parte raccoglie poesie che ricordano gli antichi mestieri, alcuni riportati alla memoria dal ricordo, altri ricostruiti attraverso la memoria degli anziani. Compare così la figura del banditore, dell’arrotino, del lattaio o dell’ombrellaio. Oggi, in piena crisi economica, si potrebbero riscoprire quegli antichi mestieri, trasformarli in opportunità e tramandarli alle future generazioni”. Dopo la presentazione c’è stata una breve dimostrazione del gruppo che frequenta il corso di ballo dell’associazione. A seguire lo spettacolo di magia “Hocus Pocus” di Cico Cuzzocrea, nel quale si è rivissuta la vita di uno dei maggiori prestigiatori ed illusionisti dell’800, Giuseppe Pinetti che si esibì in tutte le regge di re e principi.
Claudio Buono