Si è tenuto a Bella, presso il polo culturale “Spazio 900”, un convegno sul dialetto locale dal titolo “U Labbëgésë – Incontro con il dialetto”, tenuto dalla Professoressa Patrizia Del Puente e dalle relatrici Vita Laurenzana e Teresa Carbutti. L’intento è stato quello di compiere un viaggio nella cultura e le tradizioni attraverso il linguaggio. Il convegno è stato organizzato dall’associazione “Ci Provo”, con il patrocinio della Parrocchia Santa Maria Assunta, del Comune di Bella, della Pro Loco “Il Borgo” e dell’I.C. di Bella, in collaborazione con il C.I.D. (Centro Internazionale di dialettologia) di Potenza. La giornata si è svolta in due momenti. La mattinata dedicata alle classi quinte elementari e 1^ e 2^ media, mentre il pomeriggio aperto a tutta la cittadinanza. L’obiettivo è stato quello di sensibilizzare la comunità l’opinione sull’importanza di conservare e promuovere i dialetti come parte fondamentale del patrimonio culturale di una comunità. Durante il convegno, si sono avuti numerosi spunti di riflessione, quali l’influenza dei dialetti nella costruzione dell’identità di una comunità e il ruolo che svolgono nella preservazione delle tradizioni locali, l’importanza della salvaguardia linguistica, ovvero come preservare i dialetti attraverso iniziative educative, ricerca accademica e promozione culturale, e come vengono intesi i dialetti nel contesto contemporaneo, il loro utilizzo e impatto nella società moderna, le sfide e le opportunità legate alla loro conservazione. Purtroppo al giorno d’oggi, non sappiamo se il C.I.D. potrà continuare la sua opera di ricerca e divulgazione, in quanto rischia la chiusura ad agosto per mancanza di fondi. La professoressa Del Puente insieme ai suoi ricercatori rischiano di vedere vanificati i loro sforzi, e a questo proposito è stata redatta una proposta di legge, promossa da 94 comuni lucani che è attualmente in corso. Si spera in un’accelerazione. La proposta mira all’istituzionalizzazione del Centro Internazionale di Dialettologia, CID. La palla ora è in mano alle Commissioni Consiliari prima di passare all’approvazione del governo lucano, che ancora non si è pronunciato in merito alla questione. Attendiamo i risvolti di questa vicenda, con la speranza che la cultura possa avere la meglio.