Il vertiginoso aumento della cassa integrazione in Basilicata nei primi quattro mesi del 2023 (gennaio-aprile) che supera il tetto di 11,5 milioni di ore con più 225,5 per cento (nel primo quadrimestre 2022 le ore di cigs erano 3,5 milioni) attesta la grande difficoltà dell’automotive e rafforza la nuova sollecitazione emersa con forza dall’attivo dei delegati dello stabilimento di Melfi alla presenza del segretario nazionale Uilm, Gianluca Ficco, del segretario generale Uilm Basilicata, Marco Lomio, e del segretario generale Uil Basilicata, Vincenzo Tortorelli: aprire un tavolo su Melfi e affrontare adesso cosa accadrà per l’indotto. Lo sostiene in una nota la Uil Basilicata aggiungendo che per quanto riguarda la cig una nota positiva deriva dal dato della cigo che nel primo quadrimestre 2023 (862mila ore erogate) segna un meno 67,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E’ purtroppo però un segnale troppo debole rispetto al comparto automotive per parlare di ripresa ancora lontana: evidenzia la Uil che insiste nel sollecitare il governatore lucano Bardi alla convocazione di un tavolo per spiegare come intende gestire la fase che segue la dichiarazione di grave crisi industriale. Il ‘Patto per Melfi’ è lo strumento fondamentale per affrontare le complesse questioni che la transizione energetica ci impone. Si tratta dunque di accelerare per dare seguito alle azioni messe in campo dal Presidente Bardi il quale nei giorni scorsi a Bruxelles ha sostenuto che “una transizione di successo richiede il coinvolgimento di tutte le parti interessate, anche con partenariati pubblico-privato”. Si dia pertanto seguito con coerenza agli annunci e si avvii la attesa fase di concertazione. La politica ha deciso di passare all’elettrico e ora la politica, nazionale e regionale, deve fornire gli strumenti per fronteggiare le conseguenze.