“Ci opponiamo a questa scelta principalmente per due motivi. In primis perché equipara i piccoli plessi/Istituti (nei piccoli centri lucani) ad istituti in cui si può scegliere, per via delle diverse sezioni, il tipo di tempo scuola da adottare. Poi perchè la scelta legittima di una classe di non volere il tempo pieno, non deve ripercuotersi negli anni su altre classi i cui genitori vorrebbero optare scelte diverse”.
I rappresentanti d’istituto fanno sapere che è stata predisposta una raccolta firme on line per sostenere la contrarietà a questa scelta dell’Ufficio Scolastico. Inoltre, fanno sapere, “procederemo interessando la politica regionale e nazionale anche attraverso il Codacons oltre a convocare un Consiglio d’Istituto ad hoc”.
“Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio d’Istituto del 23 maggio – concludono – abbiamo appreso dal Dirigente Scolastico che, nonostante dalle ultime iscrizioni 2023 sia prevalsa la scelta del tempo pieno, il nostro plesso scolastico è vincolato a dover seguire per un intero ciclo (almeno 3 anni) l’orario normale per via della scelta fatta dai genitori in fase di iscrizione nell’anno 2022.
Le motivazioni addotte dalla nostra Dirigente scolastica, relativamente alla scelta compiuta, non possono trovare accoglimento”.
Una comunicazione è stata inviata anche Ufficio Scolastico Regionale, chiedendo di rivedere tale decisione.