Domenica 18, alle ore 20.00, presso il chiostro del Convento di Sant’Antonio da Padova ci sarà il concerto di presentazione ufficiale del disco di Chiara D’Auria, “Féssë a cchi muόrë”, preceduto da un talk in cui interverranno Antonio Coronato (giornalista Rai), Igor Uboldi (giornalista Rai), Potito Paccione (Ricercatore del Centro Internazionale di Dialettologia) e Fabio Laurino (Vicesindaco e responsabile alla cultura). Ci sarà al completo la band di Chiara D’Auria, con lei alla voce e chitarra, Francesco Di Cristofaro al pianoforte, flauti, fisarmonica, Luigi Pelosi al basso e Ramon Rodriguez alle percussioni.
Un’esplosione dell’io, che diventa qualcosa di universale, politico. Questo il concetto di “canzone” della cantautrice titese Chiara D’Auria, la quale bada bene però a prendere le distanze da quel che oggi pare descrivere la parola “politico”. L’autrice di “Féssë a cchi muόrë” sostiene che una canzone sia una cosa pericolosa, perché una canzone rompe silenzi, coinvolge, trascina, aggrega le persone intorno a un ideale, e “Féssë a cchi muόrë” , effettivamente, è un disco popolare, è il disco di noi tutti, del nostro Sud, non è mera esibizione di una soggettività. L’invito di Chiara D’Auria, oggi, è quello di farla tutti una cosa pericolosa: partecipare e sostenere la musica, determinata musica. Chiara parla dell’anima del popolo di una terra, della sua cultura, la sua è musica che nasce dal desiderio di raccontarci e dalla voglia di non disperderci.