Si è conclusa con un grande successo ed entusiasmo Sagra Surace – ogni sagra è paese, la grande festa che ha animato la splendida Certosa di Padula dal 28 al 30 luglio. Un evento eccezionale che ha attirato un’immensa affluenza di pubblico (dall’apertura dei cancelli alle 19:30 fino alle 2:00 e nel corso di incontri pomeridiani con ospiti e artisti è stato calcolato un flusso di circa 20 mila persone distribuito per l’intero ciclo di evento) vicino e lontano, di tutte le età, dimostrando l’enorme richiamo ed interesse che suscita il territorio del Vallo di Diano. La bellezza della Sagra si è affermata nella sua autenticità: il profumo invitante di cibi locali era accompagnato dall’offerta di un’ampia varietà di prelibatezze culinarie provenienti da diverse regioni d’Italia e distribuite in 20 stand tra antipasti, primi, secondi, gluten free, cucina del nord, pizze, e molto altro. Tutte le pietanze proposte, preparate dalle mani esperte di cuochi di lunga tradizione, hanno saputo soddisfare i palati dei visitatori più esigenti, arricchendo l’esperienza di tutti i partecipanti. Il tutto sotto il cappello di un’organizzazione che ha contato più di 150 persone coinvolte, tra operatori del settore, professionisti e maestranze. Tra le proposte più apprezzate, la Pizzadagiù di Casa Surace affiancata per l’occasione dalla Pizza dal Centro e dalla Pizza del Nord, quest’ultima preparata con una ricetta dello chef Roberto Valbuzzi, ospite della terza serata insieme al pizzaiolo Valerio Torre per una sfida culinaria che ha abbracciato, simbolicamente, tutta la penisola.
E poi c’è stata la musica, la colonna sonora delle sagre, che riempie l’aria di ritmo e passione, coinvolgendo tutti in un’unica danza spontanea e gioiosa. Insieme ai talenti locali, sui due palchi principali si sono esibiti con continui interventi 20 artisti, sotto la direzione artistica musicale di Roy Paci, come la festosa street band degli Ottoni Animati, gli Aretuska ed il duo musicale Montefiori Cocktail. E poi, ogni sera, dj set a conclusione della festa. Tra i presenti anche il trio comico salernitano Villa Perbene e tanti creators come Licia Fertz con il nipote Elo, Alessandro
Maiole (Maiolex), Stefano Maiolica(un terrone a Milano), Pietro Totaro (Il Mago del Cibo), Gerry Cassano (Lo Zar), Giulio Roverdo (Io sono Jules) e Giulia D’Urso per un totale di 15 ospiti talent. Un’occasione unica che ha permesso di “portare in tavola”, insieme a più di 30.000 piatti, il racconto di Casa Surace in chiave live, destinandolo con forza centrifuga a pubblici diversi, con continue incursioni degli attori del collettivo sul palco (presenti Riccardo Betteghella, Bruno Galasso, Antonella Morea, Alessandro Freschi e Daniele Pugliese). A questi si sono aggiunti personaggi portatori di grande valore sociale, tra i quali Nico Acampora, fondatore di PizzAut, la prima pizzeria in Europa gestita da ragazzi autistici.
La manifestazione, che è stata organizzata con il patrocinio del Comune di Padula e promossa dalla Direzione regionale Musei Campania e da artem, concessionario dei servizi di valorizzazione del circuito museale di Padula, ha avuto tra i sostenitori Save the Planet, associazione che promuove iniziative sostenibili in tutta Italia e che si occupa di diffondere la filosofia delle buone pratiche green, Farina Petra, da anni partner di Casa Surace e la cui farina è stata l’ingrediente principe dell’impasto delle pizze e Fiorucci, azienda leader in Italia per la produzione di salumi, la cui mortadella baciava le “rosette della fortuna”. A conclusione della manifestazione, tutta la squadra ha deciso di offrire un regalo simbolico al Comune di Padula per lasciare traccia permanente di questa prima e straordinaria edizione. Verrà installata in uno degli spazi pubblici della città di Padula la panchina rosa dell’amore, presente come scenografia nello stand di Fiorucci, con riportata
la scritta: “l’amore vero è qualcuno che divide con te un panino con la mortazza”.
“Siamo molto felici del risultato, frutto di lavoro, impegno e dedizione – dichiarano gli organizzatori – Sagra Surace è stata una vera e propria celebrazione della cultura, della gastronomia e dell’inclusione. Ciò che ha reso questo evento ancora più speciale è stato il grande senso di comunità che ha pervaso l’intero festival. Ciascuno dei visitatori e ogni persona coinvolta nell’organizzazione ha sentito di far parte di una grande famiglia, contribuendo a creare un’atmosfera unica di condivisione e gioia. Un elemento fondamentale di questo successo è stata la collaborazione stretta con decine di aziende locali, alberghi e strutture ricettive, che hanno dato vita a un nuovo modello di marketing territoriale. Questa sinergia ha dimostrato come unendo le forze si possa ottenere un risultato eccezionale, con benefici non solo per le singole realtà coinvolte, ma per l’intera comunità”.