La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Territorio ed Energia Cosimo Latronico, la proposta di un nuovo Sito di Interesse Comunitario (pSIC), afferente alla rete europea Natura 2000, denominato “Torrente Rosso” ricadente sul territorio di Pietragalla. La designazione è avvenuta in adesione alla richiesta dell’Unione Europea di ampliare la superficie di aree tutelate di concerto con l’amministrazione e le associazioni locali.
“La valenza ecologica del sito proposto – afferma Latronico – è rilevante per la posizione geografica in cui si trova e per la sua funzione, quale corridoio di connessione tra un’area umida (diga di Acerenza) della rete ecologica regionale ed il reticolo idrografico minore che innerva un’area caratterizzata da agroecosistemi e formazioni forestali mesofile”. Sono presenti anche elementi sporadici di Tamerix ssp. e nuclei di megaforbie sulle sponde del torrente. Si osservano spesso – esemplari di Milvus milvus, Milvus migrans, Buteo buteo, Elaphe quatuorlineata, Hierophis viridiflavus. Il corridoio confluisce nella fascia di vegetazione più ampia che borda il fiume Bradano e consente attraverso essa gli spostamenti della fauna di maggiori dimensioni (ungulati, lupo) a monte verso i vasti nuclei boscati dell’area del Vulture, a valle verso le colline cerealicole dell’alto e medio Bradano fino alle forre e le gravine tipiche dell’area materana. Il torrente sebbene fruito da escursionisti e pescatori, presenta caratteristiche di elevata naturalità, non sono state rilevate tracce di disturbo o minacce di sorta ai target naturalistici riscontrati.
“Grande è la valenza, per la conservazione della biodiversità, anche di piccoli lembi di territorio – aggiunge l’assessore -, aree tutelate che nell’area nord-orientale della Basilicata sono completamente assenti. L’obiettivo che ci si propone è quello di andare ad individuare nuovi siti da tutelare, sempre concertandone le dimensioni e i confini con le amministrazioni locali e con i diversi portatori d’interesse. Restiamo ora in attesa dell’inserimento nell’elenco comunitario. La Basilicata è uno scrigno di biodiversità che va tutelato al fine di trasmetterlo alle generazioni future”.