Basilicata prima per le stabilizzazioni in sanità. Oltre trecento le persone assunte. Fanelli convoca i Dg delle strutture sanitarie e i sindacati per valutare altre nuove immissioni stabili
Il percorso delle stabilizzazioni intrapreso dalla Regione Basilicata parte a giugno 2022 e si materializza a settembre dello stesso anno con pubblicazione dell’Avviso e delle successive graduatorie, per arrivare poi alle assunzioni che hanno riguardato centinaia di persone dislocate nelle quattro realtà sanitarie. Per dare senso pratico a quanto fatto sino ad oggi, vanno evidenziati i dati: per quel che riguarda l’Azienda ospedaliera regionale San Carlo, solo le stabilizzazioni ‘Covid’ hanno riguardato 120 unità. A queste si sommano i numeri della mobilità dall’esterno e della stabilizzazione secondo la legge ‘Madia’ che rappresentano circa un altro centinaio di unità.
Nell’Asp Basilicata – Azienda sanitaria locale di Potenza – si sono avute 53 stabilizzazioni di cui 38 solo per il profilo professionale di Infermiere, mentre in itinere si sta provvedendo alla stabilizzazione di 37 unità di cui solo 30 nel ruolo Infermiere alla luce dell’aggiornamento del piano triennale del fabbisogno del personale per il 2023. Per quel che riguarda l’Azienda sanitaria di Matera, 37 gli stabilizzati ed altri 7 ancora da assumere. Presso il Crob di Rionero sono stati stabilizzati 11 professionisti.
Per l’assessore Fanelli “si tratta di dati che vengono fuori da un quadro normativo specifico e quindi anche dai pareri Aran e Corte dei Conti oltre che tenendo conto del percorso normativo che impone l’assunzione del 50% degli interni e del 50% degli esterni, quindi con percentuali di sicuro non modulabili perché non contemplati dal legislatore”. Nelle stabilizzazioni intervengono la legge ‘Madia’ – reiterata più volte – e la ‘normativa speciale Covid’ che hanno caratteristiche e ambiti completamente differenti così come i presupposti e le finalità. Nella ‘Legge Madia’ per giungere alla stabilizzazione si chiede un periodo di trentasei mesi nel ruolo ma è limitata ad alcune categorie professionali, mentre la ‘normativa Covid’ prevede 18 mesi compreso un periodo pandemico di 6 mesi. Con la legge ‘Madia’ la regione Basilicata ha effettuato quasi tutte le stabilizzazioni.
“Dai numeri si evidenzia il grande lavoro che l’Assessorato ed il Dipartimento stanno facendo per garantire stabilità ad una vasta platea professionale” – dice ancora Fanelli. “A fronte di oltre 300 stabilizzazioni che ci sono state, a breve si completeranno altrettante assunzioni da concorso portando il numero complessivo di persone – prevalentemente giovani – assunte nel 2023 ad oltre 600 unità permettendo alla Regione di stabilizzare funzioni essenziali quali ad esempio il sistema di emergenza e la rete ospedaliera”.
Il lavoro fatto dalla Regione Basilicata in poco più di un anno “è emblematico e rende giustizia ad un lavoro egregio per garantire un futuro professionale a chi si è messo in gioco in un periodo difficile quale quello della pandemia e del post-Covid”. Alla luce dei dati, inconfutabili – conclude l’assessore Fanelli – la Regione e l’Assessorato competente stanno già da ora mettendo in campo ulteriori sforzi per consentire uno scorrimento delle graduatorie per chi ne avesse diritto. Qualsiasi forma di polemica o di strumentalizzazione risulta becera e fuorviante perché dettata dalla volontà di alimentare sterili questioni che si disgregano difronte alla realtà. E la realtà è che la Regione Basilicata mantiene le promesse e garantisce lavoro stabile”.
LA ASP MANTIENE LE PROMESSE: ASSUME E GARANTISCE I SERVIZI
Dal primo ottobre, quarantuno le immissioni in ruolo di infermieri professionali
Nell’ultima riunione sindacale della scorsa settimana, la Direzione Generale aveva annunciato di voler procedere prima con le assunzioni da concorso e poi con le stabilizzazioni garantendo, a prescindere, il mantenimento dei servizi. Detto fatto, non si è perso tempo: inviate le Pec ai vincitori di concorso, sino alla mattina di venerdì solo in undici si sono dichiarati disponibili a prender servizio a tempo indeterminato dal primo ottobre, mentre per gli altri, sulla base delle loro disponibilità, entreranno man mano in servizio entro fine anno. La Direzione ha quindi virato subito sul
Una “manovra a tenaglia” – come l’ha definita il Direttore della Asp Basilicata Antonello Maraldo- “che consentirà di usare ogni possibile comma legislativo per garantire il massimo possibile di assunzioni per continuare a garantire i servizi necessari ai cittadini”. La Asp riserverà inoltre una quota del pacchetto di assunzioni a tempo indeterminato per
consolidare, con 40 persone, gli infermieri da destinare al Dipartimento di Emergenza- Urgenza del 118, ma anche, con le restanti figure, il Dipartimento di Salute Mentale, le case circondariali di Potenza e Melfi, la Residenza per Anziani di Maratea ed altri interventi residuali.
Il Direttore Generale della Asp ha dichiarato che “l’Azienda Sanitaria Locale di Potenza sta rispettando il timing e le procedure nel campo delle stabilizzazioni, oltre che per dare
risposte a chi attendeva l’immissione definitiva e concreta nell’ambito professionale ma anche per garantirsi e programmare il proprio futuro”.
Maraldo, che nell’arco della sua trentennale carriera “non aveva mai assistito ad una così robusta iniezione di risorse umane in un sistema sanitario”, evidenzia come sul territorio della Asp si stia dando un grande segnale di attenzione alla sanità lucana, “in netta controtendenza rispetto al trend nazionale e che trova il suo naturale bilanciamento economico nelle azioni di efficientamento messe in campo su altri versanti come la farmaceutica e la protesica”. Obiettivo dell’Azienda Sanitaria potentina, conclude Maraldo, “è quello di garantire ai cittadini-utenti il giusto mix di cura e servizi”.