40 anni, ma non li dimostra. Celebrati nei giorni scorsi i 40 anni di costituzione della Federazione Associazioni Lucane in Svizzera, che in uno con quella dell’Argentina, rappresenta la più vasta comunità lucana nel mondo e per la quale le azioni e l’impegno costante di promozione non si sono mai fermati, anzi, grazie anche alla capacità di relazione con le altre comunità di italiani e seguendo l’esempio di accoglienza e solidarietà che si sviluppò negli anni 50 e 60, con i patronati e l’associazione delle Colonie Libere d’Italia, si sono sempre più intensificate.E’ stato questo il messaggio che il Presidente della Federazione Giuseppe Ticchio ha voluto rilanciare e ribadire nella sua relazione introduttiva dinanzi ai direttivi di tutte le associazioni di Lucani in Svizzera, intervenuti alla manifestazione svoltasi a Berna a Casa Italia. Alla manifestazione ed alla celebrazione hanno dato il loro contributo con i loro interventi che hanno affrontato le vicende storiche dell’emigrazione italiana e lucana, ma più in particolare quello che ci aspetta nel futuro, a partire dall’anno del Turismo delle radici e contestualmente alla risoluzione delle vicende che interessano i nostri corregionali (Imu sulle case nei nostri paesi, spopolamento, passaporti, tassazione non agevolata) gli onorevoli Fabio Porta e Tony Ricciardi, il Presidente del Centro Studi Lucani nel Mondo, Luigi Scaglione, il Presidente dell’Associazione di Berna, Luigi Boccomino ed il Consultore Donato Puntillo.
Messaggi di auguri sono arrivati dal Presidente della CRLM, Carmine Cicala e dal Console Italiano a Berna e l’intervento del Segretario Generale del CGIE, Michele Schiavone. “Di sicuro nell’arco di questi 40 anni e oltre non ci siamo sicuramente mai risparmiati, – ha detto nella sua corcostanziata relazione, il Presidente Giuseppe Ticchio – e come Federazione attiva abbiamo sempre seguito chi ci ha spronati a lavorare in stretto contatto con la CRLM proponendoci di stilare, come fatto nell’ultima assemblea di Maratea, un documento di idee e proposte, come punto di partenza per iniziare questo nuovo cammino insieme ricco di impegni e di collaborazione . Per la verità le nostre idee e proposte erano sul tavolo del Presidente all’avvìo della nuova attività della Commissione, peccato pero`, che nemmeno una delle idee e suggerimenti è stata presoa in considerazione. Se cio`non è avvenuto non è da attribuire alla pandemia, non è stato da ostacolo ai propositi che si sarebbero potuto raggiungere. Dal momento che parliamo di storia recentissima, la stessa è sotto i nostri occhi.
In conclusione, attualmente, la nostra federazione è composta da 9 associazioni, che in questa occasione della festa del Giubileo è doveroso presentarle: Affoltern, Berna, Bubikon, Comitato Pro San Fele, Münsingen, Olten, Richterswil, Winterthur, Viggianesi”. Nel raccontare la storia dei 40 anni , è emerso che l’esperienza, la concretezza e la fattività di questi organismi di massa “sprigionarono la fantasia di uomini e donne delle rispettive regioni d’Italia, soprattutto dalle regioni dove l’emigrazione è stata piu`massiccia. Cosi verso la seconda metà degli anni sessanta – ha ricordato Ticchio – incominciarono ad affacciarsi all’orizzonte le prime singole associazioni Regionali per la quale anche noi Lucani non ci sottraemmo di certo da questa realtà”.
Il primo Lucano a credere in questa fantastica esperienza fu l’amico di tutti i Lucani in Svizzera di quegli anni – Paolo Melillo – Moliternese di origini, che nel 1968 costitui a Zurigo la prima Associazione Regionale Famiglia Lucana in Svizzera. Dopo di Zurigo fu la volta di Zugo, Herisau (AR), San Gallo,Winterthur, Sciaffusa, Berna, cosi via discorrendo fino ai nostri giorni. In concomitanze con queste prime esperienze all’orizzonte si profilava la costituzione delle Regionali, che poi si concretizzò nel 1970.
Con la costituzione delle regioni per l’associazionismo regionale in Svizzera fu` il boom delle costituzioni, compreso la costituzione delle associazioni Lucane, come già sottolineato. Negli anni successivi, man mano che ognuno di noi prendeva coscienza e conoscenza dello straordinario evento che stavamo vivendo, ci accorgemmo che le singole associazioni diventavano sempre piu` strette, allora cosa fare, se non quello di costituirci in Federazione. Come primo impatto l’idea di costituirci in Federazione piacque subito a tutti, per guardare oltre la propria Associazione, ma soprattutto per creare le basi per un rapporto concreto, intenso e costruttivo con la nostra Regione.
Dopo Melillo, vale la pensa ricordare le presidenze del Commissario-Consultore Josca, di Antonio Boccomino, Francesco Blumetti, Donato Puntillo e Giuseppe Ticchio per due mandati, come i sostegni ufficiali di chi dalla Regione ha sempre tenuto un rapporto forte e costruttivo con la Federazione a partire da Giuseppe Guarino e Rocco Curcio in particolare, per continuare poi con l’impegno di Pietro Simonetti e le presidenze, purtroppo a scadenza limitata di Antonio Di Sanza, Luigi Scaglione, Francesco Mollica, Aurelio Pace, Piero Lacorazza e Nicola Benedeto, e la transizione finale di Vito Santarsiero e quindi dell’attuale Presidente Carmine Cicala”.
Di quegli anni in territorio Elvetico è bene ricordare qualche evento, tre in particolari, sono gli eventi svoltosi in Ambasciata, in occasione della festa della Repubblica, di cui la Federazione è stata ospite d’onore come Regione Basilicata nel giugno 2004, giugno 2009 e giugno 2019. “La nostra Federazione in collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura in Svizzera ha coordinato la mostra “Magia d’Ambra “ avvenuta al Museo Archeologico dell’Università di Zurigo a settembre 2010 e rimasta aperta fino al 09 gennaio 2011, poi come Federazione riuscimmo a fare la festa della Repubblica del giugno 2013 svoltosi alla Casa d’Italia di Zurigo in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia di Zurigo, dove anche in questo caso la nostra Regione è stata ospite d’onore per quell’evento”. Da ricordare poi l’esempio di solidarietà a seguito del tragico evento del terremoto, per il quale scatto` improvvisamente una grande gara di solidarietà non solo per l’emergenza dei primi giorni, ma anche nei giorni e mesi che seguirono. Un’esempio per tutti la creazione di un comitato pro-terremoto organizzato dall’Ambasciata dove confluirono parte dei soldi raccolti, al termine della raccolta si raggiunse la cifra di Fr. 500.000 e furono devoluti a quattro cooperative, tre in Campania e una in Basilicata.
Storia vissuta scritta da Giuseppe Ticchio oggi Presidente della Federazione delle Associazioni dei Lucani in Svizzera.