“E’ un modo per riscoprire e valorizzare l’aspetto rurale della città e le tradizioni secolari, che fondano le radici della nostra storia”, ha detto l’assessore regionale alle Politiche agricole, Alessandro Galella, presentando l’iniziativa in una conferenza stampa. “La vacca podolica è un simbolo della lucanità. Le sue caratteristiche ne fanno un animale unico. Dai nostri pascoli, come abbiamo dimostrato anche con la presenza entusiasmante all’evento Cheese a Bra recentemente, si ottengono formaggi eccezionali e unici, oltre a una carne, quella podolica, che ha ottenuto il marchio SQNZ “Bovino podolico al pascolo”, che risponde alla qualità e salubrità che chiede il consumatore sempre più attento ed esigente. Possiamo guardare al futuro con orgoglio se conosciamo la nostra storia e le nostre tradizioni e se riusciamo a trasformarle in risorse e opportunità per lo sviluppo economico e per l’occupazione. Mi auguro che questa diventi la prima di una manifestazione che vorremmo fare ogni anno. Lo merita Potenza, lo meritano i tanti cittadini lucani e non solo che apprezzano il cibo prodotto da questi allevatori e da un mondo che può dire ancora molto alla modernità”.
“Con la Festa della Pallareta – ha evidenziato il dirigente regionale Raffaele Beccasio – si aggiunge un altro importante tassello agli interventi di attuazione della legge regionale. 54/2021 che riconosce la transumanza e la pastorizia patrimonio regionale per la loro valenza storica, economica, culturale e sociale. In Basilicata sono stati mappati oltre 100 tratturi, alcuni addirittura risalenti all’epoca romana, che insieme alla biodiversità, all’ambiente e ai nostri prodotti di qualità costituiscono un patrimonio di straordinario valore per la nostra regione”. Alla conferenza stampa è intervenuto Franco Carbone, direttore dell’Associazione regionale allevatori (Ara). “In Basilicata sono 500 gli allevatori iscritti al libro genealogico, che garantisce la genetica della razza, con 16 mila capi, 25 mila sono i capi ibridi allevati in 1.100 allevamenti intensivi. La festa di sabato, appunto, intende diffondere la conoscenza della podolica e il valore della transumanza, riconosciuta patrimonio mondiale dell’Unesco”.
Rocco Giorgio, funzionario della Direzione Politiche agricole, ha messo in evidenza il fascino unico delle vie della transumanza. “Dalla Pallareta si può proseguire verso la Foresta Grancia, verso Rifreddo e su verso i boschi della Sellata dove si incontrano altre mandrie e greggi al pascolo. Sono riti e percorsi molto suggestivi, un patrimonio da non disperdere.