USB e Rete Iside, insieme ad altri soggetti politici e sociali, sono convinte che in questo modo si possa, finalmente, dare un freno alla strage di lavoratori e lavoratrici in corso nel nostro Paese: tramite l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro vogliamo un effetto pratico immediato, uno strumento di deterrenza reale contro chi taglia sulle misure a tutela di lavoratrici e lavoratori.
La recente strage di Mestre, come gli operai uccisi a Brandizzo mentre lavoravano sulla linea ferroviaria Milano-Torino – secondo i promotori della legge – sono esplicative di un mondo del lavoro dove ormai si rischia la vita quotidianamente. Troppo spesso, infatti, le misure a tutela di salute e sicurezza sul lavoro vengono ignorate o aggirate, fino ad arrivare a manomettere i dispositivi di sicurezza: tutto in nome del risparmio e dell’aumento dei profitti.