Se l’italiano è la lingua dell’amore non c’è dubbio che sia il francese ad essere la lingua dei casinò. Faites vos jeux, fate il vostro gioco, è una delle frasi iconiche che il croupier di turno pronuncia in una qualsiasi sala di un casinò di tutto il mondo, a Montecarlo come a Las Vegas, a Venezia come a Singapore. Questa frase viene pronunciata dal croupier per invitare i partecipanti a effettuare la loro puntata ed è seguita da un’altra tipica ed altrettanto celebre frase: le juex son fait, rien ne va plus che tradotto suona pressappoco come: i giochi sono fatti, da questo momento non è più possibile fare ulteriori puntate.
Fate il vostro gioco.
La fama di questa espressione e delle altre espressioni, è talmente diffusa che il loro utilizzo non è solo circoscritto all’ambito del gioco. Le juex son fait, ad esempio, viene usata in molte situazioni nelle quali si intende dire che la decisione è stata presa e non è possibile tornare indietro. Tuttavia, ben prima della nascita del casinò, un concetto molto simile era stato espresso da Giulio Cesare, condottiero e politico romano, con la famosa frase: alea iacta est.
La frase viene attribuita a Cesare dallo scrittore latino Svetonio, che nella sua “Vita dei Cesari” ritiene che Cesare, dopo aver varcato il Rubicone all’inizio del 49 avanti Cristo, si sarebbe espresso in riferimento al fatto che ormai aveva compiuto un gesto tale da non poter tornare indietro. Era infatti vietato ai generali romani passare il Rubicone in armi e il farlo era considerato un tradimento delle istituzioni della Repubblica Romana.
Tornando al tema originale, non ci sono documenti che attestino una precisa paternità alla locuzione fate il vostro gioco. La frase viene attribuita a un misconosciuto croupier che nella Francia del diciassettesimo si sarebbe così espresso durante una sessione di gioco della ruota, l’antesignana della moderna roulette. Chissà se l’oscuro croupier abbia avuto sentore di avere consegnato una semplicissima frase alla storia dei casinò declinati anche nella versione di live casino.
La lotta, fortunatamente incruenta, tra la lingua francese e italiana prosegue anche in altri campi legati all’arte e alla cultura. Il francese, ad esempio, è largamente impiegato nel nominare le figure della danza classica mentre l’italiano, nell’ambito della musica colta, è stato usato per molto tempo allo scopo di indicare l’andamento di un brano musicale: adagio, allegro, andante, presto ecc. anche la poesia musicale, infine ha largamente impiegato la lingua italiana. Autori come Mozart hanno scritto opere sublimi e immortali nella nostra lingua: il Don Giovanni su tutte.