Nel 2022 si sono verificati in Basilicata 914 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 46 persone e il ferimento di altre 1.355. L’anno 2022 è caratterizzato da una netta ripresa della mobilità e, come conseguenza, dell’incidentalità stradale. Rispetto al 2021 diminuiscono leggermente gli incidenti (-0,4%), mentre aumentano i feriti (+1,7%) e ancor più le vittime (+27,8%), in linea con quanto avviene a livello nazionale dove, tuttavia, ad un aumento maggiore del numero di incidenti (+9,2%) e feriti (+9,2%) corrisponde una variazione più contenuta del numero delle vittime (+9,9%) E’ quanto emerge dal rapporto diffuso dall’Istat.
Nel comunicato diffuso dall’Istat è inoltre specificato che “nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte in Basilicata del 18,6%, meno della media nazionale (-42,0%); fra il 2010 e il 2022 si registrano variazioni, rispettivamente di -4,2% e -23,2%. Nello stesso periodo l’indice di mortalità sul territorio regionale aumenta (da 4,2 a 5,0 deceduti ogni 100 incidenti), mentre quello nazionale non subisce variazioni (1,9 decessi ogni 100 incidenti) (Tavola in allegato). Nel 2022 aumenta in Basilicata l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani) deceduti in incidente stradale, attestandosi su un valore superiore alla media Italia (52,2% contro 44,3%). Guardando invece agli utenti vulnerabili secondo il ruolo che essi hanno avuto nell’incidente (conducenti/passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni), il loro peso relativo (sul totale dei deceduti) misurato nella regione si conferma inferiore a quello nazionale (28,3% contro 49,3%). Sempre tra il 2010 e il 2022 l’incidenza di pedoni deceduti è aumentata in Basilicata da 10,4% a 15,2%, mentre nel resto del Paese l’aumento è stato più contenuto, da 15,1% a 15,4%».
Tra il 2021 e il 2022 «l’indice di lesività aumenta da 145,2 a 148,3; in aumento anche l’indice di mortalità (da 3,9 a 5,0 decessi ogni 100 incidenti) e quello di gravità (misurato dal rapporto tra il numero dei decessi e la somma di decessi e feriti moltiplicato 100) che passa da 2,6 a 3,3. L’incidentalità rimane alta nelle aree maggiormente abitate e lungo i principali assi della rete stradale regionale: si confermano le criticità sul tratto lucano della A02, sul RA05 Raccordo autostradale Sicignano-Potenza e sulle strade statali SS598, SS106 e SS007 mentre risulta in riduzione l’incidentalità rilevata su SS658, SS407 e sulla SS655 che, tuttavia, resta la più pericolosa (42,9 decessi ogni 100 incidenti). L’indice di mortalità cresce in entrambe le province, in particolare continua a crescere in provincia di Matera, dove sale da 3,9 a 5,9 decessi ogni 100 incidenti, mentre diminuisce leggermente nel comune capoluogo (3,4 nel 2021; 3,1 nel 2022) e rimane pressoché stabile nel comune di Potenza (1,8 nel 2021; 1,9 decessi ogni 100 incidenti nel 2022). Gli incidenti più pericolosi si verificano nei centri minori: l’indice di mortalità nel 2022 è di 4,6 nei comuni con almeno 10.000 abitanti e 5,7 negli altri comuni».
«Nel periodo gennaio-aprile si sono registrati in Basilicata 248 incidenti (27,1% del totale) mentre tra maggio e settembre, in coincidenza del periodo di maggiore mobilità per vacanze, se ne contano 461 (il 50,4% di quelli avvenuti durante l’anno), in cui hanno subito lesioni 710 persone (52,4%) e 23 sono decedute (50,0%). Il 77,6% degli incidenti ha avuto luogo tra le 8 e le 21 ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra le ventidue e le ventitré (33,3 morti ogni 100 incidenti) e tra le cinque e le sei del mattino (15,4 morti ogni 100 incidenti), valori molto superiori alla media giornaliera (5,0) (Figure 6 e 7). Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 44,4% degli incidenti notturni, il 75,0% delle vittime e il 40,9% dei feriti. L’indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 8,3 decessi ogni 100 incidenti. Il valore più elevato si registra il venerdì notte (27,3).
In Basilicata il 17,1% degli incidenti stradali è concentrato nei ‘poli urbanì; considerando anche le aree di cintura, che comprendono i comuni più prossimi ai poli, si arriva al 23,2% del totale. Nei comuni delle aree interne, aree significativamente distanti dai centri di offerta di servizi essenziali (di istruzione, salute e mobilità), gli incidenti rappresentano il 76,8% del totale regionale. Il numero delle vittime aumenta rispetto al 2021 maggiormente nel totale dei Centri (+33,3%), mentre nelle aree Interne l’aumento risulta leggermente più contenuto (+26,7%).
La maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o più veicoli (56,6%); la tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale (211 casi, 11 vittime e 369 feriti), seguita dall’urto con ostacolo accidentale (134 casi, 4 decessi e 172 persone ferite). La tipologia più pericolosa è lo scontro frontale (13,0 decessi ogni 100 incidenti), seguono la fuoriuscita (8,6 decessi ogni 100 incidenti) e l’investimento di pedone (6,4 decessi ogni 100 incidenti). Gli incidenti a veicoli isolati risultano più rischiosi, con una media di 5,5 morti ogni 100 incidenti, rispetto a quelli che vedono coinvolti più veicoli (4,6 decessi). Nell’ambito dei comportamenti errati di guida, la velocità troppo elevata, la guida distratta e il mancato rispetto delle regole di precedenza, sono le prime tre cause di incidente. I tre gruppi costituiscono complessivamente il 35,9% dei casi. Considerando solo le strade extraurbane, la guida distratta incide da sola per il 17,2%, mentre l’elevata velocita per il 14,3% e il procedere senza mantenere la distanza di sicurezza per il 6,7%».
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno