Nel 2022 si sono verificati in Basilicata 914 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 46 persone e il ferimento di altre 1.355. L’anno 2022 è caratterizzato da una netta ripresa della mobilità e, come conseguenza, dell’incidentalità stradale. Rispetto al 2021 diminuiscono leggermente gli incidenti (-0,4%), mentre aumentano i feriti (+1,7%) e ancor più le vittime (+27,8%), in linea con quanto avviene a livello nazionale dove, tuttavia, ad un aumento maggiore del numero di incidenti (+9,2%) e feriti (+9,2%) corrisponde una variazione più contenuta del numero delle vittime (+9,9%) E’ quanto emerge dal rapporto diffuso dall’Istat.
Tra il 2021 e il 2022 «l’indice di lesività aumenta da 145,2 a 148,3; in aumento anche l’indice di mortalità (da 3,9 a 5,0 decessi ogni 100 incidenti) e quello di gravità (misurato dal rapporto tra il numero dei decessi e la somma di decessi e feriti moltiplicato 100) che passa da 2,6 a 3,3. L’incidentalità rimane alta nelle aree maggiormente abitate e lungo i principali assi della rete stradale regionale: si confermano le criticità sul tratto lucano della A02, sul RA05 Raccordo autostradale Sicignano-Potenza e sulle strade statali SS598, SS106 e SS007 mentre risulta in riduzione l’incidentalità rilevata su SS658, SS407 e sulla SS655 che, tuttavia, resta la più pericolosa (42,9 decessi ogni 100 incidenti). L’indice di mortalità cresce in entrambe le province, in particolare continua a crescere in provincia di Matera, dove sale da 3,9 a 5,9 decessi ogni 100 incidenti, mentre diminuisce leggermente nel comune capoluogo (3,4 nel 2021; 3,1 nel 2022) e rimane pressoché stabile nel comune di Potenza (1,8 nel 2021; 1,9 decessi ogni 100 incidenti nel 2022). Gli incidenti più pericolosi si verificano nei centri minori: l’indice di mortalità nel 2022 è di 4,6 nei comuni con almeno 10.000 abitanti e 5,7 negli altri comuni».
«Nel periodo gennaio-aprile si sono registrati in Basilicata 248 incidenti (27,1% del totale) mentre tra maggio e settembre, in coincidenza del periodo di maggiore mobilità per vacanze, se ne contano 461 (il 50,4% di quelli avvenuti durante l’anno), in cui hanno subito lesioni 710 persone (52,4%) e 23 sono decedute (50,0%). Il 77,6% degli incidenti ha avuto luogo tra le 8 e le 21 ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra le ventidue e le ventitré (33,3 morti ogni 100 incidenti) e tra le cinque e le sei del mattino (15,4 morti ogni 100 incidenti), valori molto superiori alla media giornaliera (5,0) (Figure 6 e 7). Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 44,4% degli incidenti notturni, il 75,0% delle vittime e il 40,9% dei feriti. L’indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 8,3 decessi ogni 100 incidenti. Il valore più elevato si registra il venerdì notte (27,3).
In Basilicata il 17,1% degli incidenti stradali è concentrato nei ‘poli urbanì; considerando anche le aree di cintura, che comprendono i comuni più prossimi ai poli, si arriva al 23,2% del totale. Nei comuni delle aree interne, aree significativamente distanti dai centri di offerta di servizi essenziali (di istruzione, salute e mobilità), gli incidenti rappresentano il 76,8% del totale regionale. Il numero delle vittime aumenta rispetto al 2021 maggiormente nel totale dei Centri (+33,3%), mentre nelle aree Interne l’aumento risulta leggermente più contenuto (+26,7%).
La maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o più veicoli (56,6%); la tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale (211 casi, 11 vittime e 369 feriti), seguita dall’urto con ostacolo accidentale (134 casi, 4 decessi e 172 persone ferite). La tipologia più pericolosa è lo scontro frontale (13,0 decessi ogni 100 incidenti), seguono la fuoriuscita (8,6 decessi ogni 100 incidenti) e l’investimento di pedone (6,4 decessi ogni 100 incidenti). Gli incidenti a veicoli isolati risultano più rischiosi, con una media di 5,5 morti ogni 100 incidenti, rispetto a quelli che vedono coinvolti più veicoli (4,6 decessi). Nell’ambito dei comportamenti errati di guida, la velocità troppo elevata, la guida distratta e il mancato rispetto delle regole di precedenza, sono le prime tre cause di incidente. I tre gruppi costituiscono complessivamente il 35,9% dei casi. Considerando solo le strade extraurbane, la guida distratta incide da sola per il 17,2%, mentre l’elevata velocita per il 14,3% e il procedere senza mantenere la distanza di sicurezza per il 6,7%».
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno