Occorreva rispondere “presente” e così è stato: la Basilicata non ha perso tempo e si è subito messa a disposizione per aiutare la regione Toscana fortemente colpita dal maltempo nei primi giorni di questo pazzo novembre. Una regione, quella del Centritalia, martoriata dalle abbondanti piogge che nel primo fine settimana del mese l’hanno portata a fare i conti, nel giro di poche ore, con una situazione catastrofica molto simile, se non identica, a quella vissuta dall’Emilia Romagna nello scorso mese di maggio. Situazioni fuori dal comune, queste, che nel caso specifico della Toscana ha visto cadere, nel giro di poco tempo, un quantitativo d’acqua che, come sottolineato dal governatore della Regione, Eugenio Giani nella giornata di venerdì 3 novembre, non era venuto giù neanche nell’alluvione del 1966. Tante le località purtroppo colpite tra cui, in particolare, Campi Bisenzio, Vinci, Palazzuolo sul Senio, Borgo San Lorenzo, Quarrata, Valdera, Pontedera, San Miniato, Viareggio, Carmignano e Montemurlo. Località, che ora stan pian piano rialzandosi, pur facendo ancora la conta dei danni, per le quali sono state prontamente mobilitate numerose squadre delle varie sezioni regionali della Protezione Civile. Attivatosi immediatamente già dai primi minuti successivi al cambiamento metereologico, il dipartimento nazionale ha infatti subito richiesto l’invio di team specializzati nelle zone che stavano per essere interessate dalla fortissima perturbazione. Team, provenienti come detto da ogni regione d’Italia, che hanno visto quelli della Basilicata impegnati nella cittadina di Montemurlo, in provincia di Prato. Tra questi, partiti con la Colonna Mobile Regionale la mattina di lunedì 6 novembre, anche la sezione “San Vito Martire” di Rapone che, composta dai volontari locali, Vito Guerra, Giuseppe Mungiello, Antonio De Luca e Vito Pinto, è giunta nella cittadina del pratese con due pick-up dotati di modulo AIB, gruppo elettrogeno e pompe utili per l’aspirazione dei liquidi. Un sostegno importante, nonché doveroso, quello offerto dalla sezione del piccolo centro del Vulture-Melfese, sul quale, nelle ore successive al rientro dei quattro volontari in paese nella giornata di sabato 11, si è espresso orgogliosamente il presidente locale, Francesco Angelillo il quale, ringraziando i suoi per il lavoro svolto a Montemurlo, ha dichiarato: “La nostra è una piccola associazione che sta mettendo in campo tutte le forze per poter crescere ed arrivare a fare grandi cose. La Protezione Civile San Vito Martire di Rapone è iscritta all’albo delle organizzazioni di volontariato della Regione Basilicata dal 2011, pertanto si può definire una giovane associazione. Tutti i volontari mettono a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità per farla crescere, partecipando a corsi di formazione e aggiornamento e prendendo parte ai servizi richiesti. Sono orgoglioso e fiero di poter dire che ben quattro dei nostri volontari hanno messo tempo e capacità a disposizione di una popolazione che ne aveva bisogno. Credo sia un grande atto di altruismo che speriamo possa far nascere anche nelle nuove generazioni la passione per il volontariato”.
Nicola Patrissi