Presieduta dal Prefetto di Potenza Michele Campanaro, si è svolta nei Saloni di Rappresentanza del Palazzo del Governo, la Conferenza Regionale delle Autorità di Pubblica Sicurezza per analizzare ed approfondire collegialmente la stato di salute dell’ordine e della sicurezza pubblica in Basilicata. Inquadrata nel più ampio contesto della delega conferita dal Ministro dell’Interno ai Prefetti dei capoluoghi di regione per assicurare una migliore funzionalità dei servizi di ordine e sicurezza pubblica a livello regionale, la Conferenza Regionale della Basilicata ha visto la partecipazione del Presidente della Regione Vito Bardi, del Prefetto di Matera Sante Copponi, del Procuratore Generale presso la Corte d’Appello Armando D’Alterio, dei Procuratori della Repubblica di Potenza Francesco Curcio e di Lagonegro Gianfranco Donadio, del Presidente della Provincia di Potenza Christian Giordano, del Presidente di ANCI Basilicata Andrea Bernardo, del Vicesindaco di Potenza Michele Napoli, dell’Assessore al Comune di Matera Giuseppe Di Gilio, oltre ai vertici regionali e provinciali delle Forze di Polizia e della Sezione Operativa della DIA di Potenza.
In apertura dei lavori il Prefetto Campanaro ha puntato il faro sulla funzione propulsiva della Conferenza Regionale, volta a sviluppare azioni sinergiche attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori del sistema sicurezza, dalle Forze di Polizia, alla Magistratura, agli Enti territoriali sino alla società civile.
“La Conferenza Regionale è l’organismo che raccoglie le Autorità di pubblica sicurezza ed è, quindi, il Tavolo sul quale si assicura unità di indirizzo e coordinamento in materia di ordine e sicurezza pubblica e di contrasto alla criminalità organizzata sull’intero territorio regionale. Negli ultimi anni, l’approccio al tema della sicurezza è radicalmente mutato con l’introduzione del concetto di ‘sicurezza partecipata’ che, declinata nei termini di sicurezza integrata e sicurezza urbana, ha dimostrato di poter rispondere più efficacemente alle esigenze di prevenzione e repressione dei reati ed al fenomeno della insicurezza percepita. In questa direzione, gli ultimi due anni ci hanno visti impegnati in un dialogo costante con il territorio, intercettando ed interpretando gli scenari evolutivi delle realtà locali, attraverso il modello dei Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica itineranti, portati sul territorio per incontrare gli Amministratori locali e pianificare, in una logica di sinergia e collaborazione, diverse iniziative volte al potenziamento di misure di vigilanza e controllo sul territorio, tra cui il rafforzamento dei sistemi di videosorveglianza e un maggiore investimento di risorse nelle Polizie Locali”, ha dichiarato introduttivamente il Prefetto Campanaro.
Il Rappresentane del Governo è poi passato ad illustrare i dati statistici elaborati attraverso la banca dati interforze SDI, fornendo uno spaccato circa l’andamento della delittuosità in Basilicata nell’ultimo quinquennio. Alla fine del 2022, il totale complessivo dei reati in regione ha segnato una flessione del -10,4% rispetto al 2021 e del – 14,2% rispetto al 2019, anno pre-pandemia considerato tecnicamente l’anno di benchmarck. Analoga sensibile flessione si registra nei primi dieci mesi dell’anno corrente, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
“I dati dicono di una generale tendenza alla flessione dei reati comuni, inclusi quelli a carattere predatorio, e per questo dobbiamo ringraziare il capillare e prezioso lavoro di controllo del territorio svolto dalle forze di Polizia – ha evidenziato il Prefetto Campanaro – Registra, invece, un aumento nel corso dei primi dieci mesi di quest’anno la voce dei reati legati al traffico ed allo spaccio di stupefacenti, pari ad un + 37,6% regionale, rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. Il fenomeno è più marcato nel Potentino, ove oltretutto l’aumento percentuale si accompagna all’abbassamento del livello d’età dei consumatori”.
Le rilevazione del Nucleo Operativo Tossicodipendenze – N.O.T. della Prefettura del capoluogo di regione hanno evidenziato, infatti, che, di tutte le segnalazioni pervenute nel 2022 dalle Forze di Polizia di detenzione di stupefacenti per uso personale, il 47% ha riguardato la fascia d’età fino a 22 anni, percentuale salita al 51% per l’anno 2023. “Il tema del consumo degli stupefacenti è strettamente connesso al più ampio problema del disagio giovanile, su cui la Prefettura di Potenza ha insediato, mesi fa, uno specifico Tavolo, con Istituzioni, associazioni di categoria e società civile con l’obiettivo di mettere in campo azioni corali, volte a fronteggiare tutti insieme il disagio vissuto dai nostri ragazzi, particolarmente aggravato dalla pandemia”, ha osservato il Prefetto di Potenza.
La riunione è, quindi, proseguita con una approfondita analisi della criminalità organizzata lucana e dei suoi profili evolutivi, tenendo conto delle differenti peculiarità geografiche ed economiche della regione fra le zone territoriali costiere, a forte vocazione agricola e turistica (in particolare, la fascia Jonica della provincia di Matera), e quelle dell’entroterra (l’hinterland potentino, l’area del vulture-melfese e l’Area Sud occidentale del lagonegrese), contrassegnate da frammentate realtà urbane. I partecipanti al Consesso regionale hanno unanimemente convenuto sulla necessità di consolidare ulteriormente le profonde sinergie, nel rispetto delle competenze di ognuno, per ottimizzare l’efficacia delle azioni finalizzate al comune obiettivo del contrasto alla criminalità organizzata.
In particolare, di fronte ad una maggiore capacità penetrativa della criminalità organizzata nel tessuto dell’economia legale, è stata sottolineata l’importanza strategica del rafforzamento del sistema prevenzionistico di natura amministrativa, rappresentato dallo strumento prefettizio delle informazioni antimafia, con il potenziamento dell’azione istruttoria dei Gruppi Interforze Antimafia istituiti presso le Prefetture. Convenendo sulla opportunità di arrivare a breve alla sottoscrizione di accordi di collaborazione tra Prefetture ed Uffici giudiziari, per prevedere e regolamentare un efficace circuito comunicativo, il Prefetto Campanaro ha ricordato che, dal 1° gennaio 2022 ad oggi, sono state complessivamente adottate 50 tra comunicazioni e informazioni interdittive antimafia (rispettivamente, 39 in provincia di Potenza e 11 in quella materana), di cui 22 (rispettivamente, 17 e 5) nei primi dieci mesi del 2023.
“In Basilicata, sussiste un elevato rischio di compromissione del tessuto sociale, economico ed istituzionale, come hanno dimostrato le numerose operazione di Polizia Giudiziaria degli ultimi due anni – ha dichiarato in conclusione il Rappresentate dello Stato – Per massimizzare l’efficacia dell’azione di contrasto alla criminalità, comune ed organizzata, oltre all’impegno costante di tutti gli apparati dello Stato, è fondamentale il coinvolgimento e lo stimolo di tutti gli altri apparati pubblici, in particolare Regione ed Enti locali, oltre alla società civile, lavorando tutti insieme per il radicamento della cultura della legalità”.
Al termine della sessione di lavoro, il Prefetto Campanaro ha annunciato il prossimo rinnovo del “Protocollo di intesa per la promozione della sicurezza integrata”, tra Regione Basilicata, Prefetture di Potenza e Matera, Comuni di Potenza e Matera ed Anci Basilicata.
Fonte: Quotidiano del Sud