Sono tre le persone arrestate dalla Polizia a seguito di altrettanti episodi di truffa ai danni di anziani avvenuti a Potenza nell’ultimo periodo. Si tratta di tre campani, due di Napoli e uno di Marano di Napoli, che in totale, con la truffa del falso incidente del nipote, sono riusciti a farsi consegnare da tre anziane signore un totale di oltre 13mila euro. Questo il dettaglio delle tre operazioni concluse su disposizione della Procura della Repubblica di Potenza.
La Squadra Mobile ha tratto in arresto, a Napoli, il trentaduenne Basile Francesco, in esecuzione di ordinanza di applicazione di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP su richiesta di questo Ufficio , in quanto ritenuto graixmcnte indiziato di una tmffa aggravata consumata, lo scorso settembre, in danno di una donna novantenne di Potenza. Nell’occasione, l’indagato, sulla base delle risultanze dell’investigazione risultava che si era introdotto nell’abitazione dell’anziana e, prospettandole la falsa circostanza che il nipote stesse per subire una denuncia, l’aveva convinta a consegnargli ben 5500 euro in contanti.
Le immediate indagini, svolte dagli investigatori della Polizia di Stato, hanno consentito di individuare l’indagato che, tra l’altro, appena due giorni dopo la commissione del delitto, era stato arrestato in flagranza, sempre dalla Squadra Mobile e dalla Volante, per un ulteriore analogo episodio;
A Marano di Napoli, a seguito delle indagini svolte dall’UPGSP della Questura di Potenza, personale della Polizia di Stato del Commissariato di Giugliano-Villaricca ha eseguito l’ordinanza emessa dal GIP in sede, su richiesta di questo Ufficio con cui è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del diciannovenne Manzo Ciro. Il giovane è gravemente indiziato delitto di truffa aggravata, poiché, lo scorso 10 novembre, approfittando dell’età della persona offesa – una donna ultranovantenne di Potenza – la convinceva del fatto che al figlia era stata coinvolta in un grave incidente stradale e, quindi, si faceva consegnare la somma di 2265 euro per poi allontanarsi dall’abitazione della vittima. Qualche ora dopo aver commesso il fatto, veniva fermato, a bordo di un taxi, da una Volante e, in considerazione dei precedenti di polizia a suo carico, del fatto che si mostrava particolarmente nervoso e che non riusciva a dare una valida spiegazione circa la propria presenza a Potenza, veniva sottoposto a perquisizione al termine della quale i poliziotti rinvenivano, all’interno di uno zaino, la somma di euro 2.265 contenuta in una busta da lettera bianca, riportante il nome di una donna.
L’anziana signora riconosceva, senza ombra di dubbio, la busta come quella nella quale aveva riposto il denaro consegnato al truffatore e sulla quale aveva scritto, di suo pugno, il nome della figlia e riconosceva, inoltre, nell’indagato la persona a cui aveva consegnato il denaro. Il denaro veniva immediatamente restituito alla donna.
Nel terzo episodio, a Potenza, personale della Squadra Mobile e dell’UPGSP ha arrestato in flagranza un ventenne, residente a Napoli, in quanto indiziato di una truffa in danno di una signora ultrattantenne di Potenza, commessa con la tecnica del “finto nipote”. Nel caso specifico, la vittima era convinta di essere al telefono con suo nipote che si trovava in difficoltà economiche ed aveva urgente bisogno di denaro. L’anziana aveva quindi preso alcuni gioielli e 5.250 euro in contanti e il aveva consegnati ad un soggetto che si era presentato alla porta come un caro amico di suo nipote. Ai fini dell’individuazione dell’ indagato è stata determinante la tempestività della telefonata fatta al “113” da un parente dell’anziana donna e la testimonianza resa da una persona del quartiere, che aveva visto un giovane ragazzo scendere da un taxi e si era insospettita. La conseguente attività svolta dalla Squadra Mobile di Potenza – con la stretta collaborazione della Centrale Operativa della Questura – aveva consentito di bloccare l’autore del reato a bordo di un treno che era ormai giunto in provincia di Salerno e di recuperare tutta la refurtiva. Infatti, nella stessa serata, i gioielli e i 5.250 euro in contanti sono stati riconsegnati alla vittima del reato.