Il comparto lucano dello spettacolo dal vivo denuncia la grave situazione in cui il settore si sta venendo a trovare. A seguito della pubblicazione della determina dirigenziale della Regione Basilicata per la concessione di contributi a valere sul Piano regionale dello spettacolo, con riferimento all’annualità 2023, si evidenzia ancora una volta come il comparto venga considerato come marginale rispetto alle politiche generali di questa amministrazione.
La determina pubblicata in data 20 dicembre 2023, infatti, stabilisce, all’interno dell’importo complessivo di meno di 2 milioni di euro, significativi tagli per l’anno 2023 alle organizzazioni iscritte all’Albo A e all’Albo B degli Operatori dello Spettacolo, ovvero riconosciute e non riconosciute dal Ministero della Cultura. In particolare, i soggetti riconosciuti dal Ministero della Cultura dovranno subire una decurtazione di oltre il 50% del contributo previsto, mentre per i soggetti non riconosciuti dal Ministero, ben 28 progetti su 50 non riceveranno alcun sostegno, seppur ammessi a contributo sul Piano Spettacolo 2023. Tale situazione risulta ancora più insostenibile alla luce dei tagli di oltre il 25% già subiti nell’anno 2022, a maggior ragione per il fatto che la comunicazione dei tagli relativi al 2023 arriva a pochi giorni dal termine dell’anno solare, quando gli operatori interessati hanno già investito le proprie risorse per la realizzazione dei progetti ammessi a contributo.
Per tali ragioni, il comparto lucano dello spettacolo dal vivo ritiene che sia fondamentale una integrazione dei fondi previsti sia per il Piano 2022 che per il Piano 2023, affinché i diritti dei lavoratori dello spettacolo lucani vengano adeguatamente riconosciuti.
Mimmo Conte, rappresentante Osservatorio Albo A Operatori dello Spettacolo Regione Basilicata
Antonella Iallorenzi, rappresentante Osservatorio Albo B Operatori dello Spettacolo Regione Basilicata