«Sono i bambini le principali vittime innocenti della povertà alimentare in Basilicata che dal Covid ad oggi ha raggiunto cifre allarmanti». A denunciarlo il portavoce nazionale del Banco delle
«Entro l’estate, stimiamo che il 5% in più delle famiglie della Basilicata possa essere costretta a ricorrere al sussidio alimentare – ha evidenziato ancora – ha spiegato Tamburro – chiaramente non possiamo assistere passivamente a questa situazione, ma dobbiamo mettere in campo azioni virtuose a tutela di queste persona, ma anche dell’ambiente». Tamburro fornisce alcuni dati che chiariscono la situazione. «La lotta allo spreco alimentare deve entrare nelle nostre pratiche quotidiane – ha spiegato – In Italia ogni anno si sprecano 36 chili di cibo a persona che anziché finire nella spazzatura avrebbe potuto aiutare famiglie che sono in difficoltà. Secondo la Fao se lo spreco alimentare fosse un paese sarebbe il terzo al mondo per emissioni di gas serra. A questo va aggiunto che il 10% di emissioni di gas a effetto serra sono causati dalla produzione di cibo che non sarà mai mangiato. Consumiamo suolo per 1,4 miliardi di ettari per coltivare alimenti che finiranno nell’immondizia. Ogni anno va perduto il 14% del cibo prodotto che ha un valore di 400miliardi di dollari. E’ per questo consigliabile cambiare le nostre abitudini e seguire in maniera puntuale le direttive che ci arrivano da Agenda 2030. Faremo un favore a tutti, in primis a noi stessi».