Alle ore 21 presso il Palazzo della Cultura in Via Cesare Battisti (Largo Pignatari, Potenza) sarà proiettato: 200 metri, un film di Amenn Nayfeh
La famiglia di Mustafa e sua moglie Salwa è divisa dal muro che separa palestinesi e israeliani in Cisgiordania. Lui si rifiuta di accettare il visto di lavoro israeliano per risiedere nella propria terra e
Ameen Nayfeh, regista palestinese al primo lungometraggio, ha racchiuso la realtà di uno dei luoghi simbolo della conflittualità contemporanea nello spazio minimale occupato da una famiglia palestinese – padre e nonna da questa parte del muro, madre e figli dall’altra, nel territorio d’Israele – e lo ha allargato alle alture oltre le città, agli spazi pattugliati dall’esercito israeliano e attraversato da trafficati e coraggiosi semplici cittadini.
La metafora è evidente, fin ovvia, e illustra il paradosso di due nazioni che condividono lo stesso territorio, divise però da rapporti di forza sbilanciati. I palestinesi, popolo sconfitto, diseredato, disunito, sono costretti a vivere fuori dalla realtà, o meglio ancora in una realtà surreale, in cui la geometria è surclassata dalle leggi degli uomini.
Il film si fa così portatore di un grido e di una richiesta disperata: come è possibile salvare il diritto al libero movimento, all’amore e all’accudimento, quando le leggi lo impediscono?
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