Il Comitato per la pace di Potenza, sabato 6 aprile, alle ore 18:00, presso la Sala Convegni del Cestrim di Potenza, in Via Sinni, incontrerà Franco Fracassi, giornalista d’inchiesta, inviato di guerra (Bosnia, Kosovo, Angola, Iraq, Afghanistan, Ucraina) ed esperto di geopolitica. Ingresso libero. Franco Fracassi ha svolto inchieste su corruzione, mafia, terrorismo e servizi segreti e ha coperto i principali eventi mondiali (la caduta del Muro di Berlino, il colpo di Stato in Russia, le Olimpiadi, i vertici internazionali, tra cui il G8 di Genova, l’11 Settembre).
Molte delle inchieste che ha realizzato si sono trasformate in libri o in film, alcuni dei quali hanno avuto ottimo successo di pubblico e di critica, vincendo premi in tutto il mondo. Fracassi come scrittore ha pubblicato circa trenta libri, come regista ha diretto quindici documentari d’inchiesta; tre di questi sono stati finalisti al premio “Ilaria Alpi”, uno è stato in concorso al Festival di Berlino e ha vinto il Nastro d’Argento come miglior documentario italiano. Il Comitato per la Pace di Potenza, insieme a Franco Fracassi, discuterà del suo ultimo lavoro, il libro “Guerra alla pace – perché si combattono Israele e Palestina e chi trama per far saltare ogni accordo”, frutto di un’inchiesta svolta in 14 Paesi di 4 Continenti diversi, per tentare di comprendere a chi giova protrarre all’infinito questo conflitto.
L’intenzione è quella di comprendere le ragioni di un conflitto atavico che, dal 7 ottobre 2023, in circa 200 giorni di attacchi israeliani, ha provocato la morte di circa 32.000 cittadini palestinesi (che si sommano ai 35.000 uccisi dall’inizio della Nakba nel 1948). Indagare perché il mero computo delle vittime palestinesi, unitamente a quello che si vede e che si ascolta come “ultim’ora”, non riesce a restituire la portata di ciò che sta accadendo dalla prima Risoluzione ONU del 1947 e che prevedeva la creazione di uno stato arabo ed uno ebraico.
Il lavoro giornalistico di Franco Fracassi, nella sua autonomia, è anche un libero strumento della memoria e della conoscenza dell’attualità: il suo vero obiettivo è la ricerca di un significato di ciò che è stato e che è, risalendo il tempo e recuperando il senso della storia, perché questo conflitto non è fatto di episodi alla deriva e fenomeni contingenti, senza radici, proiezioni, cause e volontà internazionali di speculazione. È, dunque, un atto politico nel senso più alto e più ampio del termine: non solo perché consente di conoscere, comprendere e giudicare, ma perché permette l’esercizio della conoscenza e della coscienza del fare, dell’agire. L’iniziativa rientra nelle molteplici pensate ed organizzate dal Comitato per la pace di Potenza con l’intento di intraprendere ogni azione necessaria per il cessate il fuoco immediato in Palestina, la fine del genocidio ai danni del popolo Palestinese e la richiesta di chiedere immediatamente l’apertura di corridoi umanitari per i profughi.