La mostra è parte di una articolata proposta progettuale dal nome evocativo, “Per fare tutto ci vuole un fiore” (Gianni Rodari), un progetto multidisciplinare di educazione alla biodiversità ed alla comprensione e cura degli ambienti non protetti dalle normative ambientali stringenti, ovvero gli ambienti agricoli, periurbani, persino strettamente urbani. Una selezione di 145 scatti su un totale di specie fotografate di oltre 450, una documentazione puntuale e senza finalità enciclopediche e non una mera esposizione di quei piccoli capolavori floreali spontanei che guardiamo nel nostro quotidiano senza mai osservare davvero e di cui spesso addirittura ignoriamo esistenza ed importanza nelle catene biologiche, quanto un inno alla conservazione ambientale da trasmettere alla curiosità dei giovani fruitori della mostra, realizzata dalla Provincia di Potenza, tramite il proprio MCR2030 Resilience HUB e il Network dei Comuni e delle Comunità Resilienti, nell’ambito dell’iniziativa di interesse comunitario CIBIOGO del programma Interreg Europe sulla partecipazione dei cittadini nella governance sulla biodiversità e dell’EU Climate Pact del quale la Provincia di Potenza è partner con l’adesione alla Missione UE Adattamento ai Cambiamenti Climatici.
La Provincia di Potenza, nell’ambito del progetto CIBIOGO e delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi volti al coinvolgimento diretto della società civile nella promozione e nel mantenimento della biodiversità che caratterizza il territorio provinciale con maggiore partecipazione anche nel processo decisionale pubblico, intende organizzare una serie di iniziative come contributo al processo di partecipazione dei cittadini nella governance della biodiversità.
Tra le iniziative di cui innanzi, è stato ritenuto di interesse strategico partire dal coinvolgimento delle comunità scolastiche primarie e secondarie, che sono i principali destinatari della mostra “Per fare tutto ci vuole un fiore” organizzata con il contributo di Michele Somma, noto artista lucano esperto di biodiversità e natura, avente ad oggetto incontri didattici con il supporto di materiale fotografico interattivo aventi ad oggetto fiori spontanei del territorio lucano.
L’iniziativa in parola, è pertanto un progetto di sostenibilità ambientale a partire dalle essenze floreali spontanee del territorio lucano, è un percorso multimediale ed interdisciplinare che origina
L’iniziativa intende promuovere la conoscenza da parte dei ragazzi e dei bambini, qui intesi non solo come studenti, ma come cittadini e futuri protagonisti del necessario cambiamento di paradigma produttivo e di consumo postulato dall’emergenza climatica e dalle strategie di contenimento adottate dal nostro paese, dalla UE, dalle organizzazioni ONU, da agenzie ed iniziative intergovernative.
L’iniziativa è comunque rivolta a tutti i cittadini, anche con il coinvolgimento diretto dei Comuni della Provincia di Potenza che avranno la possibilità di aderire all’iniziativa ed in particolare agli alunni delle scuole primarie e secondarie attraverso gli incontri che verranno organizzati nel corso di realizzazione del progetto.
Scopo della mostra è stimolare la curiosità e l’amore verso quell’Ambiente a noi più prossimo, a torto giudicato minore e scontato di fronte ai grandi contenitori ambientali che sono i parchi nazionali e le aree a maggior protezione europea, nazionale e degli enti territoriali, eppure ricchissimo di una vivace e vitale biodiversità da tutelare attraverso la conoscenza e la volontà di preservarlo nell’uso che l’uomo ne fa già, così da innescare una domanda di maggiore tutela proprio da parte dei più giovani verso gli adulti.
Ogni giorno l’autore accoglierà gruppi di classi con cui intavolare non certo una lezione cere che implica un docente e dei discenti, ma una riflessione comune con studenti ed insegnanti sui nostri campi e la nostra agricoltura, sulle nostre strade ed i piccoli giardini naturali che le costeggiano, sulle nostre città ed il verde che ospita, senza che alcuno se ne renda conto una insospettabile ricchezza naturale che occorre conoscere, capire, apprezzare e lasciare che, indisturbata, “lavori per noi” nel mitigare i cambiamenti climatici ed aiutare quel decrescere del degrado antropico che non è il destino ineluttabile dell’essere umano, ma la precisa conseguenza di un sistema produzione/consumo che sta alterando il nostro spazio vitale e la coabitazione con la ricchezza di specie che, formando biodiversità, assicurano equilibrio l’equilibrio naturale.
E si spera che questa mostra funga anche da stimolo ad “uscite in campo” delle classi per cercare e trovare dal vivo proprio quei piccoli capolavori – la selezione degli scatti ha come senso proprio la maggior facilità nel ritrovare in natura e nel periodo adatto quei fiori e le loro catene biologiche che l’autore disvelerà agli studenti sia nel corso della mostra, sia nel prosieguo del progetto Per fare tutto ci vuole un fiore”.