Con sentenza n. 466/2024, il Tribunale di Potenza – sezione I Civile ha dichiarato che, per garantire l’osservanza dei limiti di velocità sulle strade è consentito l’utilizzo di apparecchiature oggetto di approvazione da parte del Ministero dei Lavori Pubblici, ritenendo fondato l’appello del Comune di Potenza, e meritevole di accoglimento, con conseguente integrale riforma della sentenza del Giudice di Pace impugnata, sentenza che aveva annullato un verbale della Polizia locale del capoluogo lucano, relativo a un’infrazione rilevata dall’autovelox posto nel tratto della S.S. 7 Var/B di Potenza (località Varco d’Izzo) , sul presupposto che l’autovelox dovesse essere omologato e non approvato. Il dispositivo è stato emesso dopo aver puntualmente analizzato le norme del Codice della Strada e del relativo Regolamento di esecuzione e di attuazione in tema di approvazione e omologazione delle apparecchiature di rilevazione della velocità.
Soddisfazione è stata espressa dalla comandante della Polizia locale di Potenza Maria Santoro riguardo “alla pronuncia del Tribunale di Potenza che segue la linea già tracciata dallo stesso Tribunale nella sentenza n. 169/2024 del 31 gennaio 2024, nonché dalle pronunce dei Tribunali di Matera, Ivrea, Alessandria e Milano, e che conferma la legittimità del nostro operato nei procedimenti sanzionatori. Innumerevoli sono state le sentenze dei Giudici di Pace già appellate dall’Ente, – prosegue la Santoro – che hanno annullato i verbali emessi dalla Polizia locale condannando, sovente, l’Ente al pagamento delle spese processuali. E’ necessario recuperare il rapporto di fiducia tra i cittadini e la Pubblica Amministrazione, che agisce nel pieno rispetto delle leggi e con l’obiettivo prioritario di tutelare la sicurezza delle persone nella circolazione stradale. L’invito, in ogni caso – conclude la comandante – è al rispetto dei limiti di velocità a tutela della sicurezza di tutti”.