Sarebbe stata la gelosia a scatenare un raptus di violenza in un potentino che, con calci e pugni, ha percosso la giovane moglie causandole un trauma cranico e contusioni sul corpo.
Un episodio consumatosi davanti agli occhi innocenti dei tre figli che nulla hanno potuto se non assistere impotenti al materializzarsi di un incubo.
Nel corso della nottata, la Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Potenza rispondeva al grido di aiuto lanciato da una giovane donna residente nel capoluogo. Nella breve telefonata al 112, la signora richiedeva l’intervento presso la sua abitazione poiché era stata brutalmente aggredita dal marito.
Giunti sul posto, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobiledella Compagnia di Potenza hanno immediatamente attivato i soccorsi sanitari per la vittima e, dopo aver messo al sicuro i figli,traevano in arresto il marito con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Così facendo, i militari dell’Arma ponevano fine non semplicemente ad un attimo di ordinaria follia bensì ad una spirale di violenza che già da tempo si consumava all’interno delle mura domestiche.
Le indagini condotte nelle ore immediatamente successive hanno permesso di ricostruire, tassello per tassello, un quadro dalle tinte ancor più fosche dove l’odierna vicenda, si è rilevata esserel’epilogo di un susseguirsi di aggressioni e minacce psicologiche.
Traumi fisici e psicologici che lasceranno il segno ma che le vittime, specie le più piccole, grazie al tempestivo intervento degli uomini della Benemerita, avranno tempo e possibilità di curare.
L’arresto è stato poi convalidato dal GIP del locale Tribunale che ha disposto la custodia cautelare in carcere a carico dell’indagato per il quale, si ricorda, vige la presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva di condanna.
I Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza si raccomandano di ricorrere ai presidi dell’Arma sul territorio o al NUE 112 senza alcuna remora e sin dai primi segnali di pericolo o timore perché, ricordano, siamo qui per voi e “Possiamo Aiutarvi”.